DOMANDA
Gentile Prof. Biondi,
la mia domanda verte su due aspetti diversi riguardanti la mia attuale terapia conseguente a disturbi d’umore di antica data. Sto assumendo Xeristar da 60 mg da un mese con qualche parziale risultato più all’inizio della terapia che in seguito. Sto pensando di aumentarlo a 90 e poi a 120 (leggo e mi dicono che è un dosaggio abituale, anche se il foglietto del medicinale non ne parla). Le desideravo chiedere innanzitutto riguardo alla fattibilità di questo approccio in termini di possibilità di successo. Devo dire che ho un po’ rinunciato a essere seguito vista la mia antica storia e familiarità con queste situazioni. L’altra mia domanda va a toccare le interferenze piuttosto pesanti di tali farmaci nella sfera sessuale, in particolare per me per quanto riguarda situazioni di orgasmo alterato o non ottenuto. Ho letto che esistono possibilità di “tamponare” questo effetto collaterale del farmaco. Mi potrebbe illuminare su tutto questo?
Grazie e cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile signore,
quello che lei NON deve fare è decidere da solo se e come modificare la posologia di un farmaco: questo è uno dei motivi per cui le persone con una qualche forma di disturbo psicopatologico possono andare incontro a ricadute e/o peggioramenti della sintomatologia. Lei deve consultare il medico specialista che la sta seguendo, lo stesso che può darle indicazioni adeguate sul come superare gli effetti collaterali che lei lamenta, che a volte non sono determinati dall’assunzione del farmaco.
Cordiali saluti
Prof. Massimo Biondi