DOMANDA
Gentile Dottoressa, le scrivo per chiederle un consiglio.
Sono una ragazza di 19 anni e soffro di attacchi di panico. Tutto è iniziato quando mi è venuto a mancare un mio carissimo zio(era per me un secondo padre, ero attaccattissima a lui)che ho visto consumarsi giorno per giorno e poi morire con tumore. Avevo quasi 18 anni ed era il primo lutto che vivevo e che mi ha toccata molto!Dopo un pò di tempo sono diventata molto ansiosa(cosa che prima non ero)e poi sono iniziati gli attacchi di panico!Erano sporadici e si presentavno una volta ogni tanto: io ero felice e non mi preoccupavo di nulla, anzi mi sembrava di aver reagito bene a quel lutto.
La situazione è cambiata questa estate, quando mia madre è stata male(si pensava avesse un tumore al seno, poi con gli analisi si è dimostrata solo una cisti). Sono ricomparsi gli attacchi di panico, anche perchè mio padre(ansioso anche lui)invece di darmi forza,era più triste e preoccupato di me.Io dovevo dare forza a lui!!Adesso da quando ho iniziato l’università, ho paura di andare in giro da sola, anche di prendere il pullman o la metro.Quando sono in compagnia sono tranquilla!Da poco tempo a questa parte poi,soprattutto quando sono da sola, mi sembra di non riconoscermi o come se dentro di me ci fosse un’altra persona!(è una sensazione bruttissima, che mi sembra si chiami derealizzazione). Io ho tanti progetti per me: vorrei diventare una pediatra, amo studiare, leggere, stare con i miei amici!!Ma vorrei eliminare questa ansia e questa derealizzazione. Lei cosa mi consiglia di fare???L’idea di rivolgermi ad uno psicoterapetua mi spaventa, anche perchè non saprei come dirlo ai miei genitori e poi sinceramente non vorrei che mi imbottigliasse di psicofarmaci, nei quali non credo!!Io voglio farcela, voglio lottare senza farmaci!Ci sono della altre tecniche valide???e poi mi hanno detto che la derealizzazione non si può guarire, è vero???!La ringrazio per l’ascolto, scusi la lunghezza del messaggio, ma avevo molte cose da dirLe!
Buone Feste
Distinti Saluti
RISPOSTA
Cara amica,
i suoi sintomi sembrano tipici di un disturbo di panico e di ansia di separazione, emersi in relazione a eventi di perdita. La terapia del disturbo di panico è essenzialmente farmacologica con composto che aumentano le concentrazioni di serotonina che non “imbottigliano” certo le persone, ma ce anzi permettono loro di vivere n maniera più autonoma e soddisfacente