attendibilita’ spermiocoltura

    Pubblicato il: 5 Maggio 2010 Aggiornato il: 5 Maggio 2010

    DOMANDA

    Salve dottore,
    per un’infiammazione alla prostata l’urologo mi ha prescritto urinocoltura e spermiocoltura per verificare se risultasse qualche contaminazione batterica; i due esami sono risultati negativi
    Io ho letto che se anche la spermiocoltura risultasse negativa, non e’ sicuro che non ci siano batteri, in quanto questi protebbero nascondersi; e’ vero? esiste qualche centro che usi una tecnica piu’ sicura? Dovrei fare altri esami per escludere un’infiammazione batterica?
    Inoltre volevo chiederle se poteva indicarmi qualche “integratore” che potesse migliorarmi la minzione

    Grazie

    RISPOSTA

    Nella maggior parte dei casi le prostatiti sono abatteriche quindi non sostenute da infezioni ma da una situazione di infiammazione che tende poi a cronicizzare nel tempo. E’ anche vero che una urinocoltura e spermiocoltura negativa non garantiscono assenza di infezione. Utile eseguire anche un tampone uretrale dopo massaggio prostatico con ricerca sia per germi comuni che per gli agenti legati ad infezioni sessualmente trasmesse.
    La terapia antibiotica va eseguita solo se dimostrata o fortemente sospettata una infezione e quindi in maniera mirata.
    In caso contrario (prostatite abatterica), utile rimuovere tutti quei fattori che possono determinare o un residuo di urine in vescica o un flusso minzionale non libero.
    Oltre alla valutazione ecografica e’ utile eseguire una uroflussometria.
    Come farmaci per la prostatite abatterica, quelo che in letteratura ha maggiore dimostrazione di un effetto antiinfiammatorio diretto sulla prostata e’ la serenoa repens, da associare eventualmente ad altri farmaci se esiste una anche moderata ostruzione allo svuotamento vescicale.
    Si arriva fino all’atto chirurgico nel caso in cui coesiste una ipertrofia prostaica significativa ed ostruenete.
    Alessandro Sciarra