Aumentato metabolismo?

    DOMANDA

    Salve Dottore,
    non sono donna, ma credo poter esporre il mio caso ugualmente.
    Tre mesi fa è iniziata una serie di avvenimenti che hanno inciso profondamente nella mia vita. E’ terminata una storia sentimentale di 5 anni, ne è nata un’altra, è scomparso mio padre e subito dopo anche la nuova storia è drammaticamente finita (da un mese).
    Ho avuto 3 colpi non indifferenti.
    Ho perso 7 chili e per quanti mi sforzi di mangiare, non aumento, ed ho notato una diminuzione generalizzata di massa, ma anche di parecchia massa magra (dopo anni di tennis, da 5 mesi ho smesso per problemi di lavoro e vado solo a correre per un’ora due volte a settimana) specie su braccia e gambe.
    Lo stress che avverto è ancora altissimo, sono sempre in tensione e per di più devo dedicarmi al lavoro anch’esso stressante (controllore del traffico aereo).
    Il dolore per ciò che è successo e sta succedendo può influire in questo modo sul metabolismo basale…? Dovrei aumentare l’assunzione di proteine?
    Grazie
    Fabrizio

    RISPOSTA

    non entro nel aspetto psicologico della sua storia perche’ esula dalle mie competenze , ma come ben sappiamo l’organismo non lavora a compartimenti , l’ansia a seconda dei casi fa aumentare o perdere peso, il dolore le preoccupazioni agiscono su cascate ormonali che influenzano non poco sull’aspetto metabolico. Quello che le posso consigliare è intensificare l’attività fisica dedicandosi ad una attività anaerobica ( non deve bruciare) ma potenziare la tonicità dei suoi muscoli
    non c’e nessuna necessita di aumentare l’apporto in proteine, aumentare di peso sopratutto in queste situazioni non è facile. le consiglio di farsi seguire da un buon nutrizionista che le possa consigliare una buona dieta adatta alla situazione

    Costantino Motzo

    Costantino Motzo

    Responsabile del servizio di dietologia e nutrizione clinica all’ospedale Giovanni di Dio di Cagliari. Laurea in scienze biologiche all’università di Cagliari nel 1993, dottorato di ricerca in neuroscienze nel 1999. Oggi è professore a contratto di scienze dell’alimentazione alla facoltà di medicina del capoluogo sardo.
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