Aumento di peso e possibile disfunzione tiroide

    Pubblicato il: 28 Maggio 2018 Aggiornato il: 28 Maggio 2018

    DOMANDA

    Buonasera dottore,

    ho 35 anni da circa 1 anno ho avuto un notevole incremento di peso (aumento di 10kg arrivando a pesare 90kg) nonostante un’alimentazione corretta (sono seguito da una nutrizionista dal 2006), comparsa di ipertensione (sono in terapia con Giant 40+5).
    Sotto consiglio del mio dottore e della mia nutrizionista ho effettuato svariate analisi (rm addominale e logge surrenaliche, ecodoppler) per sospetta disfunzione ormonale.

    I valori sono i seguenti:

    TSH 3.46
    FSH 2.40
    FT4 16.70
    FT3 4.30
    Anticorpi Tireoglobulina < 10.00
    Potere Biologico Antiossidante 2410
    Radicali Liberi D-Rom 355

    Mi è stato sconsigliato un trattamento farmacologico (sto assumendo solo integratori di magnesio, selenio, acido d-aspartico, coenzima q10) ma semplicemente di aumentare la frequenza e l’intensità dell’attività fisica e sono estremamente scrupoloso con la dieta, ma i cali di peso sono veramente minimi (si parla di 1kg scarso in più di un mese).

    La situazione è diventata estremamente frustrante, visti gli enormi sacrifici che sto facendo.

    Grazie per la risposta

    cordiali saluti

    Jacopo

    RISPOSTA

    L’aumento di peso è quasi sempre genetico e si manifesta quando i meccanismi di compenso non sono più adeguati. Di solito si tratta della sindrome metabolica alla base della quale vi è una resistenza all’insulina (per avere una glicemia nella norma deve produrre più insulina e alla lunga questo posrta ad uno squilibrio metabolico)

    Lei ha anche un ipotiroidismo subclinico da valutare.

    Dovrebbe farsi visitare in modo internistico e non solo nutrizionistico per valutare il suo metabolismo glucidico, lipidico, la funzione renale, la causa del problema tiroideo e ogni altro  fattore che emergerà in base alla storia completa, alla visita accurata e agli esami (come alterazioni degli ormoni surrenalici, assunzione di sostanze non necessarie etc). La terapia si basa su una dieta equilibrata che deve tener conto della resistenza insulinica e che quindi non deve mai contemplare solo carboidrati e ancor peggio il saltare qualche pasto. Lo schema da seguire dipenderà dalla valutazione generale ma di solito la presenza anche di proteine ad ogni pasto è necessaria. Deve anche fare moivimento e in base agli esami il suo medico valuterà se aggiungere  farmaci che rerolino la resistenza insulinica e se necessario ormoni tiroidei

    decio.armanini@unipd.it

    Decio Armanini

    Decio Armanini

    SPECIALISTA IN ENDOCRINOLOGIA E SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE, SPECIALISTA EUROPEO DELL’IPERTENSIONE. Esperto di Endocrinologia Generale e Ginecologica, Ipertensioni endocrine (in particolare Iperaldosteronismi), Sindrome metabolica. Già Professore di Endocrinologia presso l’Università di Padova. Ha lavorato per 5 anni in Australia e Germania. Membro dell’Endocrine Society USA dal 1984.  Autore di 220 pubblicazioni su riviste internazionali  sulle ipertensione endocrine, […]
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