DOMANDA
Egregio dottore,
mia sorella, 60 anni, è piu’ di un anno e mezzo che combatte con lo staphilococco aureus al naso. Ha eseguito molti tamponi nasali con conseguenti cure antibiotiche in base all’antibiogramma e ha utilizzato diverse pomate nasali apposite (bactrobam, aureomicina, ecc.). . Ogni volta migliora li’ per li’, ma poi, dopo pochissimi giorni, torna al punto di prima.Ha anche assunto per cicli il Paspat, senza risultati rilevanti.
Ultimamente un otorino le ha consigliato l’autovaccino, mentre un altro otorino le ha detto in proposito che questi autovaccini non risultano affatto efficaci, che ormai sono superati e che, all’inizio, inoltre, danno stanchezza generalizzata.
Vorrei cortesemente sapere un suo parere in proposito.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
U.M.
RISPOSTA
Lo stafilococco aureo è un germe che di solito abita sulla cute ove non causa patologia. In determinate occasioni riesce a persistere nelle fosse nasali creando un particolare rivestimento chiamato biofilm che lo protegge dalle difese immunitarie e dagli antibiotici. Risulta utile valutare se il serbatoio dell’infezione è nei seni paranasali con una TC.
L’autovaccino tende a far produrre anticorpi specifici contro lo stafilococco ma deve essere associato a lavaggi nasali con soluzione salina, aerosol con acido jaluronico e mucolitici per bocca. La pomata antibiotica deve essere usata per brevi cicli e sostita con unguenti a base di vitamina a ed E.
Cordiali saluti