DOMANDA
Buongiorno Prof., è dall’estate dell’anno scorso che io è mia moglie cerchiamo un figlio. Ho 37 anni e mia moglie 33. Fin dall’inizio della ricerca ho e continuo ad avere una forte tensione emotiva, perdita di autostima, stati di ansia e lieve depressione, insonnia; questi stati d’animo sono per me sorti gradualmente dal momento in cui abbiamo iniziato a provare ad avere un bambino (che entrambi desideriamo tanto) e si incrementavano ogni volta che a mia moglie arrivavano puntualmente le mestruazioni. Dopo più di un anno, a metà ottobre, quindi, mi convinco ad effettuare l’esame del liquido seminale e spermiocoltura ma, per il mio carattere ansioso, preferisco effettuare la raccolta a casa e portare il campione entro 30 min., secondo le indicazioni che il centro stesso mi ha comunicato. Purtroppo l’esito, dopo tre giorni di astinenza, è stato il seguente: volume 4,5 – ph 8 – viscosità aumentata – fluid. 30 m. Completa – num. Spermatozoi assenti (valutazione ripetuta dopo centrifugazione del campione) – motilità non valutabile- leucociti ass – eritrociti ass – cellule spermiogenetiche rare – batteri rari – aree spermioagglutinazione ass -morfologia non valutabile – spermiocoltura tutto assente o negativo tranne sviluppo di rare colonie riferibili a E.coli concentr. batterica non significativa – conclusioni azoospermia. Ora, vorrei chiederle, il mio stato d’animo può avere influito sull’esame? Devo ripeterlo? Meglio direttamente in un centro qualificato o portarlo da casa?
RISPOSTA
Caro signore,
in questi casi la prima cosa da fare è ripetere l’esame del liquido seminale per avere una conferma del quadro. Qualora il quadro si riconfermasse è necessario che esegua una visita andrologica per eseguire doverosi approfondimenti (indagini ormonali, ecografia testicolare, approfondimenti genetici) per valutare cause e possibili risoluzioni.
Cari saluti