DOMANDA
Buongiorno dottore, la ringrazio anticipatamente per la risposta,vorrei chiederle un consulto. Mia madre,di anni 71,ha fatto un’ecografia addominale e le è stato riscontrata una lieve insufficienza renale. Si è sottoposta dopo vari mesi a delle analisi del sangue. Le riporto i valori:
AZOTEMIA 77
GLICEMIA 84
URICEMIA 9,9
COLESTEROLO 203
TRIGLICERIDI 82
CREATININA 1,74
SODIO 146
POTASSIO 5.06
RBC 3,97
WBC 5,86
HGB 11.3
Dopo un mese ha ripetuto le analisi e i valori attuali sono i seguenti:
AZOTEMIA 76
SIDEREMIA 75
CREATININA 1.37
WRC 5,66
RBC 3,90
HGB 11,2
Aggiungo inoltre che mia madre da circa 6 anni soffre di ipertiroidismo e dovrebbe operarsi.
Vorrei gentilmente chiederle cosa ne pensa,se sembra un inizio di anemia e di insufficienza renale e se sia il caso di andare da un nefrologo. Aggiungo che siamo di Palermo.
Grazie, cordiali saluti
RISPOSTA
Gentile signora,
le confermo che quanto descrive è un caso di insufficienza renale, con un livello di anemia compatibile con la malattia renale, e che per questo motivo è opportuno che sua mamma venga visitata da un nefrologo. A Palermo ci sono molti eccellenti nefrologi, potrà trovare i riferimenti telefonici dei centri di nefrologia nella pagina web della Società Italiana di Nefrologia: http://www.sin-italy.org/Soci_GdS/centri_nefrologia_dialisi.asp
Il collega che visiterà sua mamma potrà valutare gli esami disponibili, compresa l’ecografia, valutare se sia presente anche ipertensione e/o proteinuria, richiedere se necessari ulteriori esami ed impostare la corretta terapia. La situazione clinica sembra stabilizzata, anzi il livello di creatinina, il principale indicatore di insufficienza renale, è in miglioramento. Tuttavia, sulla base di questo dato (1,37 mg/dl) è possibile stabilire che la capacità di depurazione è ridotta di almeno il 50%. I reni hanno grandi capacità di riserva funzionale e quindi la situazione non è drammatica, ma è molto importante che sua mamma esegua controlli periodici dal suo medico di famiglia e dal nefrologo, che insieme potranno stabilire una strategia per identificare la causa della malattia (anche se non sempre è possibile) e soprattutto per rallentare la progressione della malattia.
Cordiali saluti, Maurizio Gallieni