DOMANDA
Buongiorno gent.ma Dott.ssa,
sono la Mamma di una bimba di quasi 2 anni e scrivo per richiedere se è possibile un consulto gratuito di natura psiclogica.
La mia bambina in qualsiasi situazione dove venga contrariata e riceva un no o dove non possa fare quello che vuole (qualsiasi cosa) reagisce di forza, si impunta, cerca di scapppare(se la si tiene ferma o la si blocca), alla fine urla e piange ma in maniera disperata e alza le mani.
Quesat situazione e’ andata peggiorando dopo l’estate e aumenta rendendo difficile qualsiasi approccio in qualsiasi ambiente inoltre la bimba sembra soffrirne molto anche fisicamente.
Lei sta con me e vedo che cerca molto gli altri bimbi, cerco di portarla al parco, al babyparking o dove possa trovare dei bambini ma vedo che adesso c’è anche difficoltà a relazionarsi con loro, lei cerca subito l’approccio e se non lo trova spinge e litiga per i giochi.
Premetto che ho sempre cercato di farla confrontare con tutto e tutti lasciandola libera nel rispetto dei suoi bisogni(mangiare,dormire..) ma non so più come fare in questi episodi cerco di parlare,la sgrido,spesso la prendo con la forza e la porto via.
Chiedo aiuto e consigli.
Grazie mille!
Mamma disperata.
RISPOSTA
Cara Mamma disperata,
comprendo la sua situazione, anche se dagli elementi che mi offre non posso certo darle dei consigli utili.
Tuttavia ho l’impressione che probabilmente la bambina è stata lasciata troppo libera di scegliere e di fare ed ora che ha raggiunto una maggiore autonomia nel rapportarsi con gli altri, incontra difficoltà nel gestire pulsioni e frustrazioni.
Se così fosse, occorre reimpostare l’atteggiamento educativo che dovrà essere basato su accoglienza, regole e contenimento, evitando sfinenti quanto inutili bracci di ferro.
Ovviamente è necessario avere un po’ di pazienza, in quanto i risultati non saranno immediatamente tangibili, ma verranno a consolidarsi nel tempo.
Vedrei di buon occhio la scelta di mandarla al nido, in modo che possa confrontarsi con altri adulti autorevoli e con altri bambini.
Non le permetta mai, inoltre, di alzare le mani su di lei e non esiti a sgridarla qualora lo facesse.
Ricordi che sua figlia ha soltanto 24 mesi e non può intraprendere la strada di pensare di sottomettere i propri genitori. Anche perché, se così fosse, si sentirebbe sempre più sola e sempre più arrabbiata, con il cervello letteralmente invaso da sostanze dello stress (cortisolo) che la renderebbero sempre più agitata, più fragile ed ingestibile.
Se vuole, mi dica come stanno andando le cose.
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli