Bambina non riesce a dormire da sola

    DOMANDA

    Buongiorno,
    mia figlia fin da appena nata ha sempre dormito pochissimo. anche ora che ha 7 anni, non crolla di sonno neppure dopo scuola , sport, amichetti. E nemmeno se trascorre un pomeriggio rilassante. Dice di non voler dormire tantomeno da sola. Si addormenta nel suo letto ma con me vicino. Ogni notte si sveglia dopo 3/4 ore di sonno e viene nel lettone.Cambierà? come posso fare? eppure vorrebbe dormire da una amichetta ma rinuncia perchè da sola (senza mamma e papà) sa che non ce la farebbe.

    RISPOSTA

    Cara Signora,

    il problema è che la bambina non ha mai acquisito la capacità di addormentarsi da sola e quando si sveglia la notte ovviamente cerca qualcuno per potersi riaddormentare.

    In genre il problema si risolve applicando il metodo del rinforzo positivo, eventualmente associato a melatonina o ad un antistaminico per un breve periodo  per favorire l’addormentamento.

    RINFORZO POSITIVO

     

    Si utilizza solitamente in quei bambini che non riescono ad addormentarsi o che durante la notte vanno nel letto dei genitori.

    Viene usata nei bambini di almeno 3 anni, con cui è possibile interagire verbalmente; se è raggiunto un risultato il rinforzo non deve essere cambiato, ed il successo deve essere ulteriormente rinforzato con lodi per il bambino.

    Consiste nel patteggiare un particolare premio, che sarà concesso al bambino se eseguirà il comportamento desiderato (es. se questa notte riesci ad addormentarti da solo domani mattina comperiamo il regalo che desideri).

    Si parla con il bambino promettendo un regalo se per una notte si addormenta da solo o non viene nel letto dei genitori se si sveglia. Si va al negozio a vedere il regalo insieme al bambino e si dice che si comprerà solo se quella notte dormirà da solo o non si alzerà dal letto. Al momento di andare a letto si ricorda il regalo e quindi si lascia il bambino nella stanza.

    Se il bambino dorme da solo, si va a comperare il regalo, altrimenti no.

    Si fa quindi un altro accordo con il bambino su un altro regalo se per due notti dorme nel suo letto promettendo un altro regalo con la stessa procedura descritta prima. E così via ripetendo fino a 4 notti consecutive, in genere dopo la quarta notte non c’è più necessità di rinforzi e il sonno si stabilizza.

    E’ importante che il rinforzo sia dato esplicitando la richiesta in positivo (ovvero che sarà premiato se compirà un determinata azione desiderata) piuttosto che in negativo (che non sarà premiato se compirà una azione indesiderata).

    Oliviero Bruni

    Oliviero Bruni

    DISTURBI DEL SONNO NEI BAMBINI. Responsabile del Centro del sonno all’Università La Sapienza di Roma. Nato nel 1956 a Roma, si è laureato presso Università La Sapienza di Roma e si è specializzato in neuropsichiatria infantile nello stesso ateneo. Dirige l’unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma ed è ricercatore confermato alla […]
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