DOMANDA
Salve Dottore,
sono la mamma di una bambina di 6 anni. Mia figlia si è sempre ammalata spesso sia prima della materna che ovviamente dopo. Banali raffreddori che diventano tracheiti/bronchiti o faringiti/laringiti, placche alla gola, broncospasmi, etc.
A due anni ha avuto una polmonite e poi ogni anno minimo due episodi di bronchiti molto forti. A quattro anni si è tolta le adenoidi e a parte l’aspetto respiratorio notturno che è migliorato gli episodi di malanni non sono diminuiti anzi lo scorso inverno è stata una tragedia.
Ogni anno a partire dai 4 anni fa il vaccino antinfluenzale e fa cure preventive (es. paspat, ommunal,etc). Spesso si comporta come una bambina allergica ma sia i prick test fatti a 5a che l’esame del sangue ige molecolari fatto ad agosto hanno dato esito negativo. Poichè qs anno inizia la prima elementare vorrei tanto che si ammalasse un po’ di meno. C’è qualcosa che mi consiglia magari di un po’ più naturale per scongiurare il lungo inverno? E’ il caso di farla visitare da un immunologo? Noi siamo di Roma. Grazie
RISPOSTA
Gentile mamma, le infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) sono uno dei problemi più comuni in età pediatrica, tanto che i pediatri ne hanno coniato il termine e la definizione. In generale un bambino ha le IRR quando presenta 6 o più infezioni delle vie aeree all’anno e/o 3 o più infezioni delle basse vie aeree. In generale l’incidenza di tali forme diminuisce con l’aumentare dell’età del bambino. Bisognerebbe sapere come sta la bambina nel periodo estivo (di solito i bambini con IRR senza patologie di base stanno molto bene), tuttavia la storia clinica sembrerebbe relativamente “tranquilla” (non ricoveri, non necessità di terapie endovenose, non ossigenoterapia). Certamente, se non già fatta, vale la pena di eseguire una valutazione immunologica completa ed una visita otorinolaringoiatria. E’ inoltre mandatoria una corretta igiene delle alte vie aeree (porta di tutta le infezioni) con lavaggi nasali ben eseguiti e quotidiani. Anche gli immunostimolanti possono essere di ausilio, ma devono essere consigliati dal suo curante, poichè ne esistono in commericio di molti tipi, con caratteristiche e target diversi.
Ricorrerei ad una consulenza immunologica solo se gli esami fosero alterati o se le caratteristiche cliniche si modificassero in senso di una maggiore gravità degli episodi.
Cordialmente.
M.F.Patria