DOMANDA
Buongiorno Dott Migliaccio,le scrivo per avere un consiglio dovuto all’intervento di una ernia discale l5 s1 fatta in 25 Gennaio 2011.Da maggio di quest’anno ho iniziato a praticare il ciclismo a livello di ciclo turista ma con qualche salita che varia dai 5 ai 12% di pendenza e fin d’ora non ho avuto complicanze nel dolore se non momentanee,in poche parole doloretti che vanno a sparire nell’imediato.E’ arrivato il momento di acquistare una nuova bici,ma prima di fare l’acquisto volevo sapere se continuando questa avventura potrò recare qualche danno alla stessa ernia esportata.Cioè,posso continuare a praticare il ciclismo senza avere il rischio di dovermi sottoporre nuovamente all’intervento?
Cordiali saluti
Alessandro.
RISPOSTA
Gentile lettore, la sua situazione è da dividere in due parti. Sicuramente dopo l’operazione avrà avuto un consulto da uno specialista, Ortopedico o Fisiatra, e probabilmente un ciclo di fisioterapia. Fatto questo percorso il medico le avrà fornito una indicazione su che attività venivano consigliate. Se lo specialista avesse riscontrato un completo recupero allora, dopo una visita medico sportiva di tipo agonistico, lei potrà riprendere le attività come nel passato. Consideri però che la biomeccanica del ciclismo cambia notevolmente sia per le pendenze che per l’assetto che per la sella. Ogni variazione della curva nellla sua postura provoca una compressione discale in un diverso punto della colonna. Se lei dovesse quindi utilizzare una bici che, tra dimensioni e sella, dovesse comportare una compressione in l5-s1 è probabile che il problema ritornerà nel futuro. Ma le posizioni da potersi tenere in bici sono tante, ed alcune non comportano una pressione verso la colonna