Bimba timida

    DOMANDA

    Salve,la mia bambina ha 4 anni e va alla scuola materna..il problema che è troppo timida. . Non parla x niente,si vergogna..va a scuola volentieri,fa tutto con piacere,gioca,fa i lavoretti benissimo,canta le canzoni a voce bassa,però appena la guardano le maestre smette perché si vergogna..questo problema c’è l’aveva pure l’anno scorso,ho cambiato pure sezione x questo motivo (anche se l’anno scorso era peggio perché vomitava,faceva la pipi scosso,e non voleva andarci)..
    Quest’anno va tutto bene tranne che ha questo blocco,che non parla..invece al parco giochi gioca con le amichette della scuola e spesso parla (a volte no)…con 1 amichetta sua che ci frequentiamo pure a casa è “libera”..poi con il fratello che ha 7 anni,fa tutto cioè vuole comandare sempre lei…
    Io sono preoccupata,non so che fare..le maestre dicono aspettiamo che magari fino alla fine dell’ anno cambia la situazione..
    Per cortesia mi dica che devo fare:la devo portare da una psicologa oppure posso fare qualche cosa io e pure le maestre..perché a casa lei è l’opposto di com’è a scuola..
    Siccome è pure asmatica non vorrei che lei approfitta perché noi gli stiamo tanto vicino..
    GRAZIE MILLE e BUON ANNO…

    RISPOSTA

    Cara signora,
    da quanto mi scrive, penso che la timidezza di sua figlia sia il problema minore; anzi, credo proprio che non sia un problema. Ci si dovrebbe invece preoccupare degli altri segni di malessere che la bimba esprime: vomito, pipì addosso, asma. Tutti sintomi psicosomatici che indicano un malessere o comunque una difficoltà. I bambini, specialmente a questa età, “parlano” con il corpo ed esprimono paure e disagi attraverso queste condotte. Quello che non si dovrebbe mai fare in queste situazioni è . aspettare. Aspettare che la situazione cambi equivale ad affidarmi alla fortuna, al caso, al destino e questo non va bene.
    E’ opportuno dunque, vista la situazione e considerata l’età di sua figlia, far valutare la bambina da uno psicologo esperto in età evolutiva.
    Soltanto una valutazione psicologica complessiva potrà fare luce su quanto la bambina vuole esprimere e sta cercando di comunicare con i suoi sintomi, per poi successivamente organizzare un programma di aiuto e sostegno all’intero nucleo familiare.
    Niente di preoccupante: occorre soltanto capire, fare una diagnosi circostanziata e porre i giusti correttivi. L’importante è intervenire subito: aspettare l’anno non è la soluzione giusta.
    Se vuole, mi faccia sapere.
    Un cordiale saluto
    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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