Bimbo difficile

    Pubblicato il: 29 Luglio 2013 Aggiornato il: 29 Luglio 2013

    DOMANDA

    Salve, sono il nonno, di bimbo di quasi sei anni, che presenta difficoltà ad inserirsi in ambienti che non conosce: scuola calcio, scuola nuoto, ed inizialmente l’asilo privato. Queste difficoltà sono state superate grazie agli istruttori ed insegnante ( il bimbo li affrontava piangendo e rifiutandosi di partecipare) che lo hanno accolto con dolcezza; da circa un mese, ha cambiato atteggiamento nell’affrontare al mattino l’asilo, rifiutando la colazione, e vomitando (adducendo una stato d’ansia), sia a casa, sia all’asilo. Le chiedo, come comportarci ora, e quando a settembre inizierà la scuola (se sia il caso di affidarci ad un psicologo). La informo, che è stato un paio di volte da uno psicologo, con nessun risultato positivo.
    Ringraziandola anticipatamente
    Cordialità
    roberto

    RISPOSTA

    Bisogna individuare il motivo all’origine di questa difficoltà. Spesso i bambini che hanno difficoltà ad andare all’asilo o a scuola temono per qualche motivo di lasciare la casa. Bisogna chiarire se c’è un genitore ansioso che trasmette insicurezza o se il bambino teme che mentre lui è lontano possa succedere qualcosa di negativo a casa. Capita spesso ai primogeniti di voler restare a casa per paura che la mamma si occupi “soltanto” del fratellino o della sorellina. Ci sono comunque bambini che hanno più difficoltà di altri ad affrontare le novità, vanno allora tranquillizzati, si può dare loro un oggettino/talismano da tenere in tasca oppure la mamma nel lasciarlo all’asilo depone un bacio sulla mano del piccolo così che in qualsiasi momento egli può, appoggiando la guancia sulla mano ritrovare il bacio della mamma e con esso quel senso di sicurezza che prova quando è accanto a lei.
    aof