DOMANDA
Mia moglie, dopo un intervento per carcinoma mammario per fortuna andato bene, almeno sinora, le hanno imposto di scendere drasticamente di peso (115 kg per 160 cm.).Si è rivolta sinora al Centro disturbi Alimentari di Brescia, dove in realtà dopo l’esperienza fallita con la sertralina (ha effetti collaterali di panico e ansia quando le hanno prescritto di elevare la dose a 75 e poi 100 mg,dai 50 iniziali)Tamoxifene e l’ormone che blocca le gonadi, l’hanno condotta oltre a una menopausa a soli 40 anni, anche ad una vera e prorpia diagnosi di binge eating.anzi ad essere più precisi night binge aeting.Sono davvero preoccupato e non so come aiutare mia moglie.Anche perchè abbiamo due bambini piccoli, e la paura di restare solo a crescerli mi spaventa.Distinti saluti
RISPOSTA
Gentile signore, probabilmente la diagnosi fatta a sua moglie è di Binge Eating Disorder che in italiano viene definito ” Disturbo da Alimentazione Incontrollata” è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi in cui vi è un impulso irrefrenabile a mangiare ( anche senza fame) una quantità di cibo esagerata, senza riuscire a fermarsi ed è associato ad altre caratteristiche psicologiche come disagio corporeo ecc.
I tentativi di restrizione dietetica tendono ad aggravre gli episodi e quindi prima di sottoporsi ad una dieta è indispensabile aver regolarizzato l’alimentazione ed eliminato il sintomo. Inoltre, il lavoro sul peso dovrà tener conto del pregresso disturbo del comportamento alimentare per cui si dovrà prestare particolare attenzione all’arttività fisica come elemento principale per controllare il peso piuttosto che ad una restrizione dietetica ferrea.
La night eating sindrome è una sindrome non ancora del tutto codificata che comporta la presenza di alimentazione prevalentemente serale e notturna con ipoalimentazione o digiuno durante la giornata e presenza di episodi di alimentazione incontrollata esclusivamente durante la notte, va comunque fatta una diagnosi differenziale con Binge eating Disorder.
La sertralina è un ottimo farmaco che viene spesso usato per il controllo degli episodi di binge eating ma deve essere associato ad un trattamento multidisciplinare ( come stabilito dalle linee guida per i disturbi alimentari) fatto in team da psicologo, dietista e internista. L’effetto del farmaco è presente soprattuttonei primi mesi di terapia tende poi a diminuire.
Credo che per sua moglie, vista la situazione generale e il grave problema fisico appena affrontato, sia indispensabile approntare dopo una adeguata diagnosi, un trattamento multidisciplinare che afffronti il disturbo alimentare, ma anche sostenga la signora nell’affrontare questo difficile periodo di vita.
Invio cordiali saluti a lei e alla sua signora