biopsia prostatica o PCA3?

    DOMANDA

    Gent.mo dottore a mio marito di 60 anni dall’ecografia prostatica transrettale eseguita per un controllo è stato riscontrato un nodulo solido a contorni finemente irregolari 7x5x6xmm, ipoecogeno con ricca vascolarizzazione intralesionale, caratterizzata da flusso arterioso a bassa resistenza, prostata appena aumentata DT4,7, AP3,7, LONG4,1, VOL38cc. PSA 3, PSA free 0,42, Omocisteina 12,7. L’urologo che l’ha visitato ha prescritto Permixon 320 mg, 1 compressa al giorno per 1 mese e poi di effettuare una nuova ecografia prostatica transrettale.
    Poiche’ il PSA mi sembra basso (però non sono esperta), sono io che mi sto preoccupando inutilmente
    (a mio marito sto cercando di non trasferire la mia paura)oppure il medico ha ragione? Quel nodulo ipoecogeno con ricca vascolarizzazione non mi fa dormire può essere un tumore o è dovuto ad altre cause?
    Poiche’ sono veramente preoccupata non sarebbe il caso di approfondire i controlli con una biopsia prostatica o con il PCA3?
    C’è un centro a Roma dove ci possiamo rivolgere perchè con i dubbi e le paure c’e’ anche il problema di non sapere cosa fare. La ringrazio infinitamente e mi scusi, un caro saluto . Lina (una moglie preoccupata)

    RISPOSTA

    Buonasera
    innanzitutto sarebbe utile sapere il motivo per cui ha eseguito una ecografia transrettale; questo perché se esisteva un sospetto di quadro infettivo-infiammatorio del basso tratto urinario il dato potrebbe assumere un altro significato. Tenga presente, inoltre, che l’ecografia transrettale ha una scarsissima indicazione diagnostica nel tumore della prostata. Potrebbe essere utile non tanto la terapia con fitoterapici ma con antinfiammatori locali, eventualmente associati ad antibiotici, per poi meglio rivalutare il quadro.
    Il PCA3 non è indicato in questo tipo di paziente e non aggiungerebbe nulla di più dal punto di vista della decisione clinica da prendere (biopsia o no) una volta ricontrollato il quadro clinico a termine del trattamento
    grazie
    Carlo Introini

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    ESPERTO IN CHIRURGIA URO-ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA. Responsabile del dipartimento di urologia del gruppo Policlinico di Monza, sedi di Alessandria e Vercelli. Nato a Savona nel 1966, si è laureato in medicina nel 1993 e si è specializzato in urologia nel 2000. È segretario nazionale dell’Auro, Associazione urologi italiani. Attualmente Direttore S S A Urologia Ospedale […]
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