DOMANDA
Buongiorno Dottore, ho 31 anni, una microematura dalla nascita e da tre anni sono in cura presso un nefrologo perchè ho la proteinuria alta (1,1 g/die) e un fratello in dialisi, i reni per ora funzionano bene. Le scrivo perchè sono molto preoccupato siccome devo fare una biopsia renale e mi hanno detto che ha molti rischi. E’ vero che mi hanno spiegato che i benefici superano i rischi, ma siccome ho letto su internet e mi hanno anche spiegato i medici che può portare anche a rischi molto gravi, vorrei sapere il suo punto di vista e spero di riuscire così a tranquillizzarmi, sia io che mia moglie siamo molto preoccupati e in preda all’ansia. La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità. Cordiali saluti.
RISPOSTA
Gent.mo signore,
leggendo la Sua mail, concordo con i Colleghi che Le hanno proposto la biopsia renale. Vista la Sua giovane età, la presenza nei famigliari di malattie renali, sapere in questa fase (con la funzione renale normale) il tipo di patologia è utile per sapere se e quale terapia impostare per cercare di impedire un peggioramento in futuro.
E’ altrettanto corretto informare chi deve sottoporsi a una biopsia dei possibili rischi: si tratta di una manovra che comunque prevede una puntura del rene.
Nella mia esperienza, la complicanza più frequente (meno comunque di un caso su 10) è la macroematuria (presenza di sangue nelle urine a occhio nudo), ma tenga presente che in genere si risolve spontaneamente in pochi giorni senza dare alcun altro sintomo o disturbo.
Altre complicanze da sanguinamento (dolore, anemia) sono più rare e generalmente si trattano con il riposo a letto per qualche giorno, a volte con somministrazione di liquidi per via venosa e più raramente con trasfusioni di sangue. Ematomi più importanti sono ancora più rari (inferiori ad un caso su 1000 pazienti).
Mi rendo conto che sapere tutto questo può preoccuparvi ma concordo sicuramente con i Colleghi che i rischi sono inferiori ai benefici che si possono ottenere.
Spero di esserLe stato utile.
Un cordiale saluto.