Blocco di coppia

    DOMANDA

    Ciao a tutti,

    cercherò di essere il più concisa possibile, per quanto si possa fare.

    Ho conosciuto il mio attuale marito 7 anni fa, a lavoro. Prima di lui avevo avuto delle storie brevi, ma con questi ragazzi non ero mai andata oltre ai semplici baci. Per come sono stata educata dalla mia famiglia, sono sempre stata una ragazza abbastanza “conservativa”.

    Con il mio attuale marito siamo stati fidanzati per 4 anni, prima di sposarci. In questi anni di fidanzamento abbiamo deciso di non avere rapporti sessuali, per scelta religiosa. Sebbene lui sia del mio stesso paese, italiano, molto simile a me, i miei genitori non l’hanno mai visto molto di buon occhio anche per questa sua “integrità religiosa”. Mi dicevano sempre che era troppo osservante, troppo rigido. La mia stessa sorella mi ha chiesto più volte: e se solamente dopo il matrimonio scopri che non ti piace fare l’amore con lui? Ma io pensavo sempre fosse una cosa su cui si poteva lavorare. Io ammetto che all’inizio non ero del tutto concorde con questa scelta perché – giustamente – pensavo che anche la sessualità tra due persone è un aspetto molto importante dello stare in coppia. Poi però, lui è sempre rimasto convinto della sua posizione e io, pensando che alla fine lui era – ed è -una bravissima persona, che condividiamo molti interessi e hobby, che lo stare con lui è sempre molto piacevole, mi sono convinta che andava bene così e che quindi non avremo avuto rapporti prima del matrimonio.

    Siamo quindi arrivati al matrimonio entrambi vergini e la prima volta è andata molto male. Lui ha avuto un approccio molto spinto, io ero molto agitata e tesa, per nulla eccitata e soprattutto mi aspettavo una cosa molto più romantica, più naturale, più coinvolgente… Invece lui, probabilmente influenzato dai video porno che non mi ha mai nascosto di vedere, per quanto io non fossi d’accordo, ha “impostato” il tutto proprio come se si fosse in un set di un film porno, tutto un susseguirsi di posizioni e basta. Ovviamente a me non è piaciuto, oltre a non essere riusciti ad avere una vera e propria penetrazione. E ad essere stato il tutto molto doloroso. Di conseguenza io mi sono bloccata, avevo paura di sentire dolore anche nei rapporti successivi e per mesi e mesi non siamo riusciti ad avere rapporti completi proprio perché io ero bloccata, chiusa, e la penetrazione proprio non poteva avvenire.

    Dopo mesi di terapia con una ginecologa il problema a livello fisico si è risolto, la penetrazione poteva avvenire… Ma lo stesso, non ero mai io la prima a prendere l’iniziativa, non ero mai io ad avere voglia, a cercarlo, a godere degli stessi rapporti, anzi quando sapevo che li potevo evitare li evitavo e ne ero felice. Anche perché erano sempre impostati in questo modo “porno”, artificiale, costruito, per lui era importante che io fossi quasi “travestita” dovevo sempre avere unghie, capelli fatti, essere perfettamente depilata, avere lingerie nuova, era tutto un susseguirsi di posizioni, come se fosse una cosa meccanica.

    Per quanto di “rado”, per una coppia appena sposata, parliamo di un rapporto a settimana, o ogni dieci giorni, io ho sempre provato ad avere rapporti con lui perché alla fine eravamo sposati e quindi non potevamo non avere rapporti, ma li facevo quasi per “dovere coniugale”, ma non mi sono mai piaciuti e quando potevo li evitavo proprio volentieri. Però non avendo mai avuto un confronto, mi sono convinta che era normale così, che forse era normale non provare mai piacere, che forse era normale non avere quasi mai voglia, che forse era normale che fossero sempre cosi artificiali, e che era normale non avere mai voglia di fare l’amore. Ora però sono passati quasi 3 anni da quando ci siamo sposati e le cose non cambiano, l’assenza di voglia da parte mia è smepre lì…

    Delle poche persone con cui mi sono confidata mi hanno consigliato di intraprendere una terapia di coppia. Ma può aiutare se non è mai scattata questa scintilla prima? Alla fine mi dico, ho solamente 26 anni, sono giovane, e ho paura che più si trascinerà avanti questa situazione più diventerà una cosa abitudinaria non avere rapporti, averne di rado e – da parte mia – mal volentieri. Io gli voglio un gran bene, nutro stima e affetto nei suoi confronti, gli sarò sempre riconoscente per quanto lui sia stato sempre presente con me e non mi abbia mai fatto mancare nulla. Ma non mi è mai successo di avere veramente voglia di avere rapporti con lui, l’ho sempre fatto per “dovere” e ho paura che un giorno questa cosa mi mancherà molto… Non so cosa fare.

    RISPOSTA

    Gentile lettrice,

    credo che sia un’ottima idea quella di intraprendere insieme a suo marito una terapia di coppia centrata sulla sessualità. Tre anni così come li ha descritti sono abbastanza lunghi e si rischia di cronicizzare questa sua assenza di desiderio dovuta al fatto di dover seguire un copione che è sempre quello e che rispecchia soltanto i gusti di suo marito. Molti auguri per un bel cambiamento in cui anche lei possa sentirsi a proprio agio ed esprimersi di più e con piacere

    prof Chiara Simonelli

    Chiara Simonelli

    Chiara Simonelli

    Docente di psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma. Nata a Firenze, si è laureata in psicologia all’Università La Sapienza di Roma, dove oggi è professore associato di psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale alla facoltà di psicologia. Fondatrice dell’Istituto di sessuologia clinica […]
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