blocco lombo-sacrale

    DOMANDA

    Egr.dott. sono un ragazzo di 35 anni e pratico l’unico sport che adoro..il calcio; Ma negli ultimi anni è diventato per me un problema proprio per i continui blocchi con conseguenti mal di schiena..da l’ultima RNM del rachide lombo sacrale si osservano note spondiloartrosiche diffuse del rachide lombare, in conservata lordosi fisiologica. Presenti discopatie disidratative con assottigliamento discale a L4-L5 e L5 S1. A livello L5-S1 moderata protrusione circonferenziale posteriore, prevalente in sede paramediana destra. Protrusione del disco intervertebrale a livello L2-L3, che associata a osteofiti marginali posteriori somatici, determina modica impronta sugli spazi peridurali retrostanti, e condiziona inizialmente restringimento del diametro antero-posteriore del canale lombare. Che tipo di fisioterapia mi consiglia? Distinti saluti

    RISPOSTA

    Quanto da lei riportato orienta verso un quadro di degenerazione artrosica ,forse un po’ precoce per la sua eta’,di tutto il tratto lombo sacrale.La natura delle alterazioni anatomiche non induce ad alcun trattamento chirurgico mentre impone un piano comportamentale coerente con le stesse. Ovvero ,calo ponderale,qualora lei fosse in sovrappeso,e ginnastica specie di elongazione per la colonna vertebrale in toto,con esercizi da sdraiato per graduale rinforzo della muscolatura dorso addominale e stretching per la muscolatura posteriore degli arti inferiori(ischio crurali -tricipite surale).Certo utile sarebbe un monitoraggio clinico specialistico,per stabilire una esatto e graduale incremento dei carichi di lavoro.
    E’ sottointeso che l’attivita’ calcistica fino al raggiungimento di un opportuno riequilibrio va abolita.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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