DOMANDA
Buongiorno Dottore,
vorrei esporle il mio caso cronico di calazi nel caso lei mi possa suggerire come fare a questo punto.
Nel 2013 mi avevano detto che soffro di bleffarite, sentendo bruciore e occhi rossi. Questo disturbo mi era andato via con l’antistaminico Olopatanol.
A gennaio 2018 mi son comparsi i primi calazi.
Dopo un anno mi sono operata per la prima volta.
Dopo 6 mesi ho avuto la ricomparsa di altri calazi e mi sono rioperata per la seconda volta.
Alla fine del 2020 ho iniziato a sentire gli occhi stanchi, pesanti e che mi bruciavano.
A gennaio 2021, puntuale mi si è formato il primo calazio per poi crearsene altri ancora, sempre sopra e sotto le due palpebre. Il calazio più grande sempre si forma sull’occhio destro sopra.
il 25 maggio scorso mi sono operata per la terza volta.
Dopo 2 giorni mi si è riformato il calazio sotto la ferita fresca e ora è più grande di quello precedente.
Sono andata da un oculista che mi ha dato il Minocin 50 per bocca e il Glutatios. più la pomata Alfatex. Ma dopo 15 giorni di antibiotici, il calazio continua a crescere sempre di più e sono disperata perché non è passato nemmeno 1 mese del terzo intervento.
Ho cancellato dalla mia dieta tutti i tipi di salumi e formaggi duri. Ho comprato lenti antiluce blu per il computer e cellulare.
Lavo tutte le mattine e sere gli occhi con Lipogel e Blefox schiuma.
Il problema è che ormai conosco i sintomi, e mi sento impotente per non poter far niente perché ho provato antibiotici, cortisone, antistaminici, pomate, gel, goccie e nessuno mi aiuta col problema. Anzi, a volte peggiorano la situazione. Non ho ancora fatto infiltrazioni di cortisone perché mi hanno detto che sono poco efficaci e possono inoltre togliere la pigmentazione della pelle. E’ possibile che l’oculita che mi ha operata non abbia pulito bene e basta che rimane un po’ per riformarsi la ciste? quanto tempo dovrei aspettare tra un intervento e altro? ho paura di rovinarmi gli occhi.
La ringrazio in anticipo per il tempo dedicato per leggere l’email e se lei può fare qualche osservazione.
Grazie
Un cordiale saluto
Nuncia
RISPOSTA
gent.le paziente, è verosimile che quelle “blefariti” del 2013 abbiano prodotto, ancorche non più evidenti clinicamente, degli stati infiammatori che si sono cronicizzati creando un sub-strato favorevole a che con il primo calazio si è subito sviluppata e diffusa ( come il legno secco rispetto al fuoco) una calaziosi per cui tutto il tessuto fibro-muscolare all’interno della palpebra si è infiammato anche se poi si è evidenziato esternamente solo in un punto. successivamente un qualsiasi fattore irritativo ha trovato un terreno fertilissimo per cui i suoi calazi sono usciti fuori in più parti.
cosa fare arrivati a questo punto?
oramai due dati sono irreversibili , la calaziosi cronica ed il tanto tessuto asportato, per ridurre il numero di nuovi casi, potrebbe adottare lo stesso ciò che si fa a scopo “preventivo” effettuare un infiltrazione intra-palpebrale di antibiotici e cortisone in modo da “medicare” tutta la palpebra, in questo modo se fa effetto, ogni 6 mesi lo ripete.
auguri