calo del desiderio

    DOMANDA

    Gent.ma Dott.ssa,
    la storia tra me ed il mio compagno si trova in profonda crisi per via di problemi sessuali. Lui ha un passato da alcolista, superato ahimè con assunzione smodata di tavor, soffre di ansia sociale credo, perchè non riesce a stare in mezzo alla gente o a fare le cose più semplici senza tavor ed è depresso. Il suo desiderio è molto scarso, riesce a stare anche 3/4 mesi senza sesso. Lui ha 57 anni,ma io ne ho 44 e mi sento nel pieno della mia femminilità. Lui aspira ad un rapporto bianco, perchè secondo lui il sesso è secondario, basta l’amore, io invece ritengo sia un forte collante. Lui mi si nega, rifiuta posizioni di ogni genere (siamo entrambi in sovrappeso anche se io mai avuto problemi con altri uomini), i nostri scarsi rapporti sono più che altro petting, con scarsa penetrazione, lui non accetta posizioni che ci agevolerebbero, e una volta che abbiamo provato ha subito perso l’erezione. Lui dice che è colpa mia perchè lo assillo parlandone troppo, ma è più di 1 anno e mezzo e non si risolve nulla. L’atmosfera è tesa, addirittura tira fuori il fatto che ci metto molto a raggiungere l’orgasmo (ma lo raggiungo però! E se l’uomo è giusto anche vaginale e in 5/8 minuti).Adesso il desiderio è calato anche a me, un uomo che mi rifiuta, mi svilisce come donna, e più di una volta ho avuto la tentazione di cercare altrove. Lui dà pochissima importanza a questo problema, io lo amo molto, ma non accetto una relazione bianca. Cosa possiamo fare. Grazie e saluti

    RISPOSTA

    Gentile signora, il problema che mi ha esposto è piuttosto complesso perché c’è un coinvolgimento di tutta l’area della sessualità e della soddisfazione di coppia.
    Inoltre il suo partner usa uno psicofarmaco in modo sistematico e non so se gli è stato prescritto da uno specialista. Mi sembra giusto che lei non si arrenda ad una “relazione Bianca”, ma forse il suo approccio al problema viene vissuto come troppo richiedente e quindi porta all’effetto contrario. Il mio consiglio è quello di rivolgervi insieme ad un sesuologo e poi, lavorando in sinergia con un andrologo e uno psichiatra, affrontare insieme tutte le problematiche. Tenga conto che gli psicofarmaci, se presi a lungo e senza controllo medico possono indurre problematiche sessuali.
    Infine non andrebbe trascurato neanche il problema dell’obesità di entrambi.

    Adele Fabrizi

    Adele Fabrizi

    Laureata in Psicologia presso l’Università “Sapienza” di Roma e psicoterapeuta, da circa trent’anni si occupa di sessuologia come didatta e supervisore della Scuola di Formazione in Sessuologia Clinica dell’ISC (Istituto di Sessuologia Clinica); già docente di Sessuologia Clinica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Fondazione Santa Lucia IRCCS. Fa parte del Comitato Direttivo […]
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