DOMANDA
Egregio dottore,
mio figlio di 5 mesi è stato ricoverato per una polmonite, e mia moglie ha visto del sangue nelle feci.
Ecografia nella norma è solo che la calprotectina da avere nella media 50 ne ha 68 come valore.
In questo caso come ci dobbiamo comportare, mi ha detto il medico dell’ospedale che il latte è dannoso al piccolo e che anche la madre dovrebbe farne a meno.
Di ripetere l’esame tra 6 mesi.
Quali sono i rischi visto che gli esami sono sangue e urine nella norma.
Cosa deve aggiungere o omettere per avere una crescita normale il picccolo?
A chi specialista mi devo rivolgere? grazie
RISPOSTA
Gentile papà,
la calprotectina è un marcatore d’infiammazione di indubbia validità, ma non è invece un segno assoluto di uno stato infiammatorio dovuto ad allergia, come mi pare voi abbiate invece compreso.
Voglio dire che potrebbe esserci in effetti un’allergia alle proteine del latte vaccino (o delle formule per lattanti, che comunque dal latte vaccino obbligatoriamente derivano), ma anche qualche altra causa diversa.
La cosa migliore da fare è rivolgersi ad un gastroenterologo pediatra, o ad un allergologo pediatra, perché valutino più accuratamente la situazione.
Ciò detto, se di allergia alle proteine del latte (o APLV) si trattasse, in effetti andrebbero evitate le formule per l’infanzia, e – dal momento che mi pare di capire che sia tuttora alimentato in parte al seno – anche dall’alimentazione materna andrebbero esclusi latte e derivati, nonché tutti quegli alimenti che potrebbero contenerne anche in tracce. Giusto in questo caso anche il consiglio di rivalutare la situazione a distanza di 6 mesi, anche se gli allergologi pediatri, oggi come oggi, tendono ad essere molto più veloci nell’effettuare prove da carico (cioè risomministrare il latte vaccino o la formula comune), poiché si sono resi conto che queste situazioni sono spesso molto più transitorie di quanto ritenuto in passato.
Un cordiale saluto e in bocca al lupo!
Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista