DOMANDA
Gentil. dottoressa,ho deciso di scriverle per capire cosa mi stia succedendo.Dal periodo di esami delle superiori, all’inizio dell’università, mi sono sentita stressata al massimo,non pronta per fare determinati passi importanti. Appena fatti i test per l’univ. da una parte esternavo la gioia di un eventuale superamento dei test,dall’altra desideravo non farcela, per paura di quello che poteva cambiare nella mia vita. I test passati,il primo anno è andato, tutto ok,ma ora mi ritrovo al secondo anno senza nessuna voglia,o spinta che mi permetta di andare avanti,sono diventata anche più ansiosa nella vita di tutti i giorni se so che devo andare a qualche parte, passo la notte a pensare al giorno seguente,alcune volte mi arrabbio facilmente, e a volte piango con la stessa facilità,anche per un’azione banalissima, ho paura di tutto ciò che mi circoda,se sto da sola e suonano il campanello penso siano i ladri.Penso al peggio in ogni occasione e mi sento troppo ansiosa.Cosa mi succede?Grazie
RISPOSTA
Gentile lettrice, lei sta scoprendo un aspetto importante della vita psichica degli esseri umani: i sentimenti di ambivalenza e di ambiguità che portano a desiderare al tempo stesso una cosa e il suo contrario. Gli studi moderni nel campo dello sviluppo psicologico in età adulta considerano tale aspetto una delle fasi critiche che si devono necessariamente attraversare per accettare tali contraddizioni e i conflitti interiori che ne derivano, integrare l’idea che in certi casi due desideri opposti possono esistere contemporaneamente e approdare a un sentimento di identità più maturo e sereno.
Per quanto riguarda le paure e l’ansietà, le consiglierei la lettura di due libri:
– Paul Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici;
– Giorgio Nardone, Psicosoluzioni.
Se desidera un aiuto terapeutico per trattare in modo più approfondito il problema può consultare il sito del Centro di terapia strategica di Arezzo che ha antenne in molte città italiane e nel quale operano colleghi altamente specializzati in tale genere di problemi.
Cordiali saluti.
Prof. Vittoria Cesari