Cambiare città

    DOMANDA

    Gentile professore, i miei nonni (86 anni lui, 88 lei) vivono in una città diversa dalla mia. Da qualche settimana, a seguito di una caduta di mia nonna, la situazione è molto difficile. Lei per il dolore sta a letto ed è molto confusa, mio nonno (che è più attivo) si è come “smarrito” e fatica a ricordare le cose. Stiamo pensando di portarli nella nostra città, in un appartamento che abbiamo a disposizione. Ma temo che cambiare città possa fare loro più male che bene: cosa ci consiglia? Grazie!

    RISPOSTA

    Comprendo la Sua preoccupazione e il Suo desiderio di decidere in fretta (l’immobilità a letto certamente nuoce molto a Sua nonna, che è esposta al rischio di rimanere confinata a letto, e indirettamente a Suo nonno, che si sente privo di risorse). Non è facile darLe un suggerimento anche perchè mancano molte informazioni utili per valutare vantaggi e svantaggi, ed anche perchè la Sua domanda non è del tutto pertinente con il mio ambito. Un membro della società italiana di gerontologia e geriatria iscritto alla sezione di scienze comportamentali residente nella Sua città o in quella dei Suoi genitori potrebbe aiutarla a valutare in maniera più esauriente la situazione e darLe suggerimenti più utili. Nominativi di iscritti potrebbero esserLe forniti dalla segreteria SIGG (055-474330)

    Ettore Bergamini

    Ettore Bergamini

    Direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento dell’università di Pisa. Classe 1937, nato a Ferrara, dopo la laurea in medicina, specializzazione in patologia generale. È professore ordinario presso il dipartimento patologia sperimentale, biotecnologie mediche, infettivologia ed epidemiologia all’università di Pisa, dove è anche direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento. Ha pubblicato oltre […]
    Invia una domanda