cambio mansione

    Pubblicato il: 4 Giugno 2013 Aggiornato il: 4 Giugno 2013

    DOMANDA

    Cari dott.re,
    lavoro da 15 anni in una azienda come magazziniere. Ho sempre fatto il mio lavoro perché i movimenti richiesti me lo permettevano.
    Ora mi hanno spostato di magazzino, nella stessa azienda, ma con movimenti alcuni più pesanti e alcuni diversi da quelli che facevo prima. Per intenderci , prima alzavo 5 kg da terra a 1 mt d’altezza (che riuscivo), ora devo alzare sempre 5 kg ma da terra all’altezza di 2 mt (che mi crea problemi e dolori) . Oppure scatole più pesanti ancora.
    Io ho un problema serio con la spalla, problema mai detto prima alle visite mediche di routine sul lavoro perché non ne avevo bisogno e facevo tutto nella postazione dov’ero prima.
    Ora con il nuovo cambio reparto non riesco a fare i lavori, non per colpa mia ma per danno causato alla nascita alla mia spalla.
    Ora che ho effettuato la visita di controllo al lavoro, qualche settimana fa, ho riferito al medico che ho questo problema e che non riesco a fare il nuovo lavoro.
    Il medico ha detto che parlerà con il datore per trovare una soluzione, sto aspettando.
    Domanda : sapendo che il datore sta cercando di fare di tutto per licenziare gente (e che datore e medico sono molto amici), rischio qualcosa per non aver mai detto prima della mia patologia al medico? E cosa posso fare per tornare a fare quello che facevo prima e che per 15 anni il medico mi ha firmato idoneità?
    Come posso tutelarmi? Sono a contratto indeterminato.

    grazie

    saluti

    RISPOSTA

    caro lettore
    il giudizio sull’idoneità alla mansione si fonda su:
    -valutazione dei compiti assegnati e quantificazione (anche applicando metodi ben noti) del rischio correlato
    -valutazione delle sue condizioni psicofisiche, in questo caso in particolare muscoloscheletriche
    Quindi oltre ai dati della sorveglianza sanitaria sono decisivi anche quelli contenuti nel documento di valutazione del rischio ,sezione movimentazione carichi
    Se a fronte di una mansione per la quale non vengono segnalati rischi vi è una patologia che le impedisce di svolgerla il giudizio di limitazione/non idoneità è difficilmente eludibile. Se al contrario viene evidenziata una mansione a rischio il datore di lavoro deve intervenire per ridurlo minimo tecnicamente possibile ( uso di ausili;procedure,tempi di lavoro ect). Una volta adottati la sua idoneità può essere rivalutata .
    Per le restanti questioni lei ha tre diversi livelli di tutela individuale cui ricorrere
    -gli RLS aziendali
    l’ASL competente per territorio cui può rivolgersi sia per gli esiti della sorveglianza sanitaria che per la questione complessiva della sua tutela in azienda
    -l’autorità giudiziaria nel caso intravedesse gravi violazioni dei suoi diritti
    cordialmente PA