DOMANDA
salve!vorrei chiederle cortesemente una informazione.sono una ragazza di 18 anni e penso proseguire dopo le superiori con l iscrizione in accademia navale.ho saputo che uno dei requisiti è non avere tatuaggi sulla pelle o almeno in parti non visibili in modo che possano essere coperti dal’ uniforme. io ne avrei uno, che mi parte dal collo del piede fino alla caviglia, colorato e abbastanza grande. Pur di entrare in accademia sarei disposta a cancellarlo, ma non so come rimarrà la mia pelle dopo le sedute. Se rimangono delle macchie molto evidenti credo che mi possa compromettere l’ ingresso in accademia. Inoltre sono peruviana perciò ho la pelle abbronzata e mi hanno detto che il colore penetra ancora di più. Le chiedo solo di darmi un idea di come possa rimanere il mio piede dopo le sedute e dove potrei rivolgermi per tale intervento, se è possibile nei pressi di genova. La ringrazio con tutto il cuore.
RISPOSTA
Non esiste ancora, secondo il mio parere, una metodologia chirurgica del tutto affidabile sotto il profilo del risultato. Non si può “cancellare” definitivamente un tatuaggio. Se multicolore poi il vero rischio è rappresentato dalle sostanze chimiche presenti nel composto. Che possono contenere ammine aromatiche, come anche il Nichel e, il cromo, soprattutto in quelli di vecchia data, antecedenti alle più recenti normative Europee in materia di sicurezza. Bisogna sapere che i pigmenti sono localizzati in profondità e restano tutta la vita. Infatti alcune persone possono sviluppare delle ipersensibilità ritardate, sotto forma di allergie e di dermatiti. Quindi la rimozione del tatuaggio può essere pericolosa per la salute. Con riflessi anche sul sistema immunitario a causa dell’immissione in circolo di sostanze allergizzanti. Per rimuovere un tatuaggio occorre andare da medici specialisti con grande esperienza che usano strumenti di diagnosi sofisticati, come i “microscopi a laser confocale”. In ogni caso il rischio di qualsiasi metodica chirurgica di rimozione è che al posto del tatuaggio può restare una cicatrice a vita e/o nella migliore delle ipotesi una vistosa ipopigmentazione». Insomma, la pelle non ritorna come prima.
Cordialità dott. Bruno Mandalari