Candida

    Pubblicato il: 10 Maggio 2018 Aggiornato il: 10 Maggio 2018

    DOMANDA

    Salve Dottore, da un nuovo tampone cervicale eseguito con metodi tradizionali e da tampone rettale è stata diagnosticata nuovamente la candida nonostante io come le avevo detto non ho preso alcun tipo di antibiotico per curare ureaplasma parvum risultante dalla PCR. il mio ginecologo dice che proprio per questo motivo si sono abbassate le difese immunitarie e la candida è ritornata all’attacco. Sinceramente sono davvero disperata poiché a Salerno ormai ho contattato nell’arco di questi anni moltissimi ginecologi ma nessuno è riuscito a risolvermi il problema in modo definitivo e l’attuale ginecologo insiste nel curare sia l’ureaplasma parvum con antibiotico che la candida. In primo luogo mi chiedo come sia possibile che dalla PCR risulta l’ureaplasma parvum e dal tampone con metodo tradizionale no e quindi non so quale prendere per risultato corretto. ho pensato di eseguire una una nuova PCR presso un altro laboratorio non avendo io tanta fiducia in quello consigliato mi dal dottore ma purtroppo non sono riuscita a trovare un altro laboratorio che esegue questa metodica. in secondo luogo sono convinta che prendere l’antibiotico non farebbe che aggravare la mia situazione intestinale Vorrei, quindi, un suo consiglio e chiederle inoltre se esiste una cura definitiva per la candida e eventualmente se può consigliarmi a chi posso rivolgermi Grazie La saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    Credo che lei abbia letto con poca attenzione la risposta che le ho già dato in merito alla sua situazione. Se non ha sintomi evidenti di candidosi non deve eseguire nessuna terapia antimicotica, e tanto meno deve trattare la positività per Ureaplasma. Tratti il dismicrobismo vaginale, ripristinando il normale equilibrio della flora batterica locale.