Carcinoma al seno: progressione della malattia

    Pubblicato il: 21 Settembre 2010 Aggiornato il: 21 Settembre 2010

    DOMANDA

    Egr.Prof.Veronesi,vorrei sottoporre il caso di mia madre anni 81 operata nel FEB02 di quadrectomia al seno sx con la seguente diagnosi:carcinoma duttale infiltrante scarsamente differenziato UICC : pT11c, G3, N1biii-Er1D5:positivo 80%-Prg 1A6:negativo -Ki67: 3% -isolati 7 linfonodi con 6 metastasi.Chemio adiuvante e post + 27 radio.Trattamento con Tamoxifene fino a GIU 07 : tutto OK

    LUG07 inzia terapia con Femara.Da GIU08 inizia variazione marcatori.Agosto 08 capt. scintigrafica II costa sx. La PET MAR10 rileva linfoadenopatie in ambito mediast. e II costa e sterno.Aprile10 inizia terap. FASLODEX + ZOMETA.GIU10 toracentesi per versamento pleurico sx che continua fino ad oggi ogni 15gg. PET 30AGO : riduz.capt a livello II costa e sterno. Collasso del parench. polmonare , capt. SUV 10,5 alla pleura viscerale e nuova linfoaden. paratracheale. XELODA dal 31AGO.Quali suggerimenti terap. aggiuntivi ci consiglia ? E’ auspic. che Xeloda asciughi il versamento o meglio prev. talcaggio? Grazie

    RISPOSTA

    Cara Signora

    Concordo con il trattamento in atto (Xeloda). E’ un trattamento efficace e che solitamente non inficia la qualità della vita, cosa da non sottovalutare. Il trattamento è stato da poco avviato e proseguirei per dare alla terapia la possibilità di agire sulla malattia. Il versamento può riassorbirsi grazie alla chemioterapia e quindi attenderei per il talcaggio pleurico. A volte la chemioterapia richiede un po’ di tempo prima di agire . Quindi se ci fosse importante dispnea e la frequente necessità di sottoporre la mamma a toracentesi, eseguirei a breve il talcaggio. Un augurio alla sua cara mamma e tanti

    Affettuosi saluti

    Umberto Veronesi