carcinoma allo stomaco

    Pubblicato il: 27 Febbraio 2011 Aggiornato il: 27 Febbraio 2011

    DOMANDA

    Egregio Dottore, la presente per chiedere un consulto in merito a quanto in oggetto.

    Mia madre, 57 enne, ha un carcinoma allo stomaco diagnosticato fine gennaio. il 7 febbraio è stata sottoposta ad intervento chirurgico per asportare totalmente l’organo interessato. Al momento dell’intervento il chiururgo ha riscontrato linfonodi che hanno interessato tutto il peritoneo e un pò il diaframma, per cui ha ritenuto opportuno non procedere.

    L’ecoendoscopia N3T1. Il 14 u.s. è stata dimessa dall’ospedale e siamo in attesa di iniziare chemioterapia e radio per poi sperare di sottoporla ad un nuovo intervento (gastoscopia CEA negativo a CD68).

    Vorrei poter ricevere al più presto un Suo commento in merito.Ringrazio anticipatamente

    RISPOSTA

    Cara lettrice,

    quando non sia possibile asportare chirurgicamente tutta la malattia presente è necessario eseguire un trattamento con chemioterapia eventualmente associata a radioterapia, che viene definita neo adiuvante. Lo scopo della terapia neoadiuvante è di ridurre la diffusione del tumore in modo da poter eseguire, in un secondo tempo, un intervento completamente radicale. Nel caso di sua mamma perciò la procedura seguita è corretta e condivisibile