carcinoma delle prostata in soggetto anziano

    DOMANDA

    Egr.Prof. Sciarra,
    mi permetto sottoporLe la relazione della situazione di mio papà, molto avanti negli anni, in terapia dal 2003 per un cap prostatico. Le chiedo cortesemente come procederebbe al progredire del psa, speriamo di no, (che ripeterà a fine Dicembre). I curanti hanno valutate buone le sue condizioni di salute. Ovviamente il Suo consulto non può che essere in linea teorica, non conoscendo il pz, A Sua diosposizione per il seguito eventuale,La ringrazio saluto cordialmente ,
    dev.Ferdinando Centeleghe. A mio papa’ di 90 anni a seguito di PSA totale a 112, è stato diagnosticato nel novembre 2003 con ecografia trans rettale un cap prostatico (Prostata con diam.5,2 ll per 3,5 ap pe,6cc. A carico della ghiandola periferica a destra si evidenziano alcune aree ipoecogene irregolari di aspetto discariocinetico, con contorno capsulare conservato,diametro dell’area 2 cm circa, la zona e’ riccamente vascolarizzata).

    Terapie

    E’ stato somministrato Androcur per quattro settimane (iniez.settimanale) ed ha iniziato nel mese di Dicembre 2003 una iniezione ogni 28 gg di Enantone 3,75 e dopo quattro mesi di terapia il PSA è sceso a 1,54.
    Da Maggio a Novembre 2004 è risalito a 2,65 ed è stata integrata la terapia con una cp giornaliera di Casodex 50.
    In tre mesi il PSA è sceso a 0,10 ed è rimasto pressoché stabile fino ad Ottobre 2006, allorché è salito a 0,39.
    A Dicembre 2006 PSA a 0,47; a Marzo 2007 PSA a 0,85; a Giugno 2007 PSA 1,23; a Nov.2007 PSA a 2,19; a Dicembre 2007 viene sospeso il casodex 50 e lasciato solo enantone: a Febbr.2008 psa a 5,84; a Marzo 2008 psa a 6,94.
    Da Maggio 2008 integrata terapia con flutamide 250 (3 cp al di) e sempre Enantone 3,75/ iniez.mese; a Luglio 2008 psa 3,51.
    Dal 28 Luglio 2008 ridotte a due cp/die di flutamide 250 per problemi digestivi; a Ottobre 2008, PSA a 2,53; a Gennaio 2009, PSA a 3,90; il 10 Febbraio 2009 sospeso flutamide; il 4 Marzo 2009, PSA a 8,49, il 16 Marzo 2009, PSA a 9,55; dal 10 Aprile 2009, Finasteride 5 mg e Prednisone 5 mg, 1 cp/die, il 22 Giugno 2009, PSA a 3,70, il 29 Settembre 2009, PSA a 7,75; il 27 Ottobre 2009, a quattro settimane, PSA a 7,83.

    Esami strumentali

    -Una RM con mdc del Novembre 2005, evidenziava secondarismi dorsali,
    definiti con successiva TAC del Febbraio 2006 “non attivi”, né confermati dalla scintigrafia ossea total body eseguita sempre nel Novembre 2005, che evidenziava solo degenerazioni ossee di natura artrosica a livello cervicale e lombosacrale.

    -Nel Marzo 2007 una TAC con mdc in zona pelvica, addome completo, torace e mediastino e porzioni ossee relative risultava negativa, senza linfoadenomegalie, e definiva “assolutamente non variate le preesistenti alterazioni addensanti dorsali” rilevate nel Novembre 2005.

    -Nel marzo 200) tac senza mdc a addome superiore,inferiore non vedeva lesioni agli organi fegato, pancreas, milza, p.p, e confermava invariate le lesioni

    RISPOSTA

    Egregio signore,
    il trattamento del carcinoma prostatico in eta’ avanzata, richiede un buon mix fra efficacia terapeutica senza pero’ creare importanti effetti collaterali da una terapia troppo aggressiva.
    Comunque un carcinoma prostatico in fase metastatica con progressione del PSA nonostante terapia medica richiede un trattamento.
    Ogni farmaco utilizzato per il trattamento del carcinoma prostatico e’ palliativo, non riuscira’ mai a curare la malattia ma solo a ritardare la sua progressione (che in un paziente anziano puo’ essere sufficiente). Quindi ad un certo momento si instaura sempre una resistenza del tumore al farmaco. Per questo conviene usare una terapia sequenziale, per gradi , e non subito utilizzare i farmaci piu’ potenti.
    Si inizia quindi con un LHRH analogo (come il caso proposto ha fatto), poi si associa un antiandrogeno bicalutamide (come il caso ha fatto), si cerca di modificare l’antiandrogeno o sospenderlo (come il caso ha fatto). A questo punto, se il PSA continua a crescere, purtroppo entriamo nella categoria di farmaci abbastanza tossici, la cui utilizzazione va misurata con la tossicita’ che una persona anziana puo’ ricevere.
    Se il PSA sale ancora si dovrebbe sospendere i farmaci elencati ed eseguire estrogeni (es etinilestradiolo 1 mg/die). Questo farmaco ha pero’ tossicita’ epatica e puo’ dare problemi cardiovascolari. Serve quindi valutare e seguire questi due fattori in caso di scelta di questa terapia. Prorpio a causa della sua tossicita’ non si passa ad estrogeni se il PSA non sale in maniera importante oltre 10 – 20 ng/ml.
    Utile anche valutare se il tumore ha subito una differenziazione neuroendocrina , eseguendo dosaggio sierico della cromogranina A. In questo caso utile anche farmaci come analoghi della somatostatina.
    Cordiali saluti
    Alessandro Sciarra