Carcinoma papillare della tiroide

    Pubblicato il: 20 Giugno 2013 Aggiornato il: 20 Giugno 2013

    DOMANDA

    Gent.mo Dott. Furio Pacini le chiedo una sua valutazione in merito( e anche un consiglio) a mia moglie che ha 41 anni le è stato fatto l’ago aspirato tiroideo ed è risultato positivo(categoria tir5)su nodulo sinistro.Ecografia tiroidea: lobods omogeneo asin nodo tondeggiante 6mm con aspetti microcalcifici -tir 5 in area sinistra due ipoecogene di pochi milliletri come da possibili linfoadenopatie.
    Esame citologico linfonodale:alla luce del presente dato citologico e del quadro ecografico,si consiglia la soluzione chirurgica in tiroidectomia totale con svuotamento linfatico del compartimento centrale del collo.Eventuale estensione chirurgica in caso di posivitività del citologico linfonodale.Scarsa colloide,cellule giganti plurinucleate ed alcuni aggreganti di cellule tiroidee con evidenti groovens nucleari e pseudoinclusi.Il reperto è referibile a carcinoma papillare della tiroide.
    Dott. alla luce di quello che le ho scritto mi può chiarire meglio il quadro?le chiedo anche è possibile che l’esame citologico su ago aspirato sia errato?è mai capitato?Cosa suggerisce a me e mia moglie.Poi l’ultimissima cortesia dato che si dovrebbe operare al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia me lo consiglia come Ospedale per questo tipo di intervento?o ci sono centri che hanno un’esperienza maggiore?Ci sente di rassicurarci in merito?o è un ‘intervento rischioso?La ringrazio vivamente

    RISPOSTA

    Caro Signore, la risposta dell’agoaspirato non lascia margini di dubbio. Si tratta quindi di un piccolissimo microcarcinoma papillare che ha una prognosi ottima e non necessita altre terapie dopo la tiroidectomia. Se l’agoaspirato linfonodale è negativo, la lobectomia sinistra senza togliere il lobo destro è sufficiente. Dopo l’intervento non serve nessuna altra terapia, non c’è bisogno del radioiodio, ma solo di terapia sostitutiva ormonale con l-tiroxina. I controlli successivi si basano su un prelievo ematic e una ecografia una volta l’anno. Nient’altro.
    Per quanto riguarda il centro dove fare l’intervento, l’importante è che l’operatore sia un chirurgo tiroideo esperto.

    Furio Pacini

    Furio Pacini

    ESPERTO IN TUMORI DELLA TIROIDE. Professore ordinario di endocrinologia, titolare della cattedra di endocrinologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena dov’è direttore del dipartimento di medicina interna, scienze endocrino-metaboliche e biochimica. Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese. Nato a Livorno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1973, […]
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