Carcinoma squamo cellulare ben localizzato

    Pubblicato il: 14 Marzo 2012 Aggiornato il: 14 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    Le scrivo in merito a quanto è stato diagnosticato a mio padre per mezzo di una biopsia: carcinoma squamocellare ben differenziato all guancia interna. Da una ecografia al collo i linfonodi non sono risultati coinvolti. Dopo la tac e la risonanza magnetica è stato individuato come un T1. Per la localizzazione del carcinoma il chirurgo gli ha prospettato un intervento demolitivo con l asportazione dei linfonodi, la riduzione della mascella e l asportazione di quanto coinvolto. La dimensione del carcinoma è tra 1,5 e 2,0 cm. L intervento non garantiva una riacquisizione di tutte le funzionalità di masticazione e di chiusura della bocca. Mio padre spaventato da quanto presentato ha optato per una cura radioterapica mirata al carcinoma ed estesa al collo. A questo punto mi chiedo se quello prospettato fosse l unico modo di intervenire e qualora alla fine del ciclo di radioterapia il carcinoma non fosse stato debellato completamente se si è ancora in tempo per ua eventuale operazione. Nel ringraziarla vivamente la saluto cordialmente. Stefania

    RISPOSTA

    Gentile Stefania, suo padre è affetto da una neoplasia iniziale della mucosa geniena in assenza clinica di altre lesioni secondarie, quindi una malattia ben curabile. In generale la chirurgia è l’approccio di prima scelta con l’asportazione radicale, cioè ampia in tessuto sano, della lesione primaria a cui talora si accompagna un trattamento dei linfonodi regionali in base alla quantificazione di rischio che l’estensione della malattia riporta, cioè quanto le hanno proposto. Le malattie iniziali talora possono essere trattate anche con chirurgie meno invasive o con radioterapia. Quindi la scelta terapeutica è sempre un processo discusso e condiviso alla luce dei costi benefici delle diverse scelte. Non sempre quella che sembra essere per il chirurgo la scelta migliore, lo è per il paziente. Suo padre ha il vantaggio di avere una malattia che può essere curata in più maniere ed il fare una cura radioterapica non esclude la possibilità di un successivo recupero chirurgico se non dovesse guarire.
    Spero di averle chiarito i dubbi che spesso sono l’origine di sofferenza
    Cordiali saluti
    Luca Calabrese