carcinoma tiroide e recidiva

    DOMANDA

    Buonasera dottore,
    le pongo un quesito circa la presenza di un grosso residuo tumorale di 2 cm e piccola metastasi a due linfonodi dopo tiroidectomia e asportazione linfonodi a mia moglie.
    Segnalo presenza e tireoglobulina ancora dosabile.
    A suo avviso un ciclo di radioterapia metabolica (appena effettuata) è sufficiente a bloccare l’avanzamento della malattia e a mantenere la situazione sotto controllo? Cosa ci dobbiamo aspettare in termini di qualità e aspettattiva di vita?
    Lo iodio può bloccare metastasi e lo stesso resduo tiroideo?
    La prego di darci maggiori informazioni, dopo la tiroidectomia non aspettavamo di trovare un grosso residuo e una metastasi linfonodale.
    Siamo sposati e abbiamo da poco dei gemellini.
    Grazie.
    S.F. Bergano

    RISPOSTA

    Caro Signore, lei scrive che si tratta di residuo tumorale; su che base lo definisce tumorale? può essre semplicemente un residuo di tiroide normale, come quasi sempre accade dopo tiroidectomia. In questo caso il radioiodio sarà capace di distruggerlo completamente. Per quanto riguarda i due linfonodi vale lo stesso discorso. Se sono piccoli e captano lo iodio verranno anch’essi curati dal radioiodio. Ma se anche rimanessero, non vi dovete preoccupare perchè non sono mai pericolosi dal punto di vista clinico. L’importante è evitare sempre nuovi interventi chirurgici. Il carcinoma papillare (credo che questo sia il tumore di sua moglie) nei giovani guarisce sempre, rilassatevi e non vi allarmate.

    Furio Pacini

    Furio Pacini

    ESPERTO IN TUMORI DELLA TIROIDE. Professore ordinario di endocrinologia, titolare della cattedra di endocrinologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena dov’è direttore del dipartimento di medicina interna, scienze endocrino-metaboliche e biochimica. Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese. Nato a Livorno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1973, […]
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