DOMANDA
Da circa un anno mi curo l’esofaggite da reflusso assumendo I.P.P.( Antra) e Gaviscon, perchè dalla gastroscopia mi è stata diagnosticata l’esofagite da reflusso di 2° grado e cardias incontinente.
Non ottenendo grandi risultati, con la cura sopra descritta, il mio medico mi ha fatto fare la manometria esofagea, la PH metria delle 24 ore e le radiografie dell’esofago, da cui è scaturito che oltre al cardias beante ho anche una ernia iatale di circa 4 cm e continui rigurgidi di acido nell’esofago.
Da un consulto con un chirurgo, considerati gli esiti degli esami, mi è stato consigliato di fare l’intervento di correzione del cardias in laparoscopia. Vorrei chiedere a lei se l’intervento che mi è stato proposto è risolutivo per sempre, se ha delle recidive in futuro e cosa ne pensa della nuova tecnica di chirurgia endoscopica, in fase sperimentale al San Raffaele di Milano.
Inoltre vorrei chiederle se potesse indicarmi un centro specializzato in Sicilia per questo tipo di problema.
RISPOSTA
Gentile signore,
i dati che mi da sono incompleti. In particolare, ha fatto la pHmetria in corso di terapia o dopo avere sospeso il farmaco ? Ci sono ancora reflussi acidi di durata patologica ? Che dosaggio e che tipo di IPP assume ?
Il cardias beante e l’ernia jatale sono reperti attesi e ovvi in caso di esofagite, ma non spiegano l’insuccesso della terapia. Personalmente, ritengo la terapia con Esophyix, praticaa tra gli altri anche dal S. Raffaele, ancora largamente sperimentale e avrei delle perplessità a sottopormi ad essa. Inoltre, è prima necessario fare accertamenti ulteriori, in particolare la pH-impedenzometria.
In Sicilia ci sono Centri di riferimento a Palermo (Policlinico e Villa Sofia)