Cardioversione elettrica e fibrillazione atriale

    Pubblicato il: 14 Marzo 2011 Aggiornato il: 14 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gentile professore,la mia età è di 52 anni,peso 77 kg,sedentario,laureato,un chiaraimento senza alcun impegno visto che è sempre necassraia la documentazione cinica:mi è stata proposta la cardioversone elettria 5 mesi fa,ora a me risulta che anche se la percentuale di successo è di circa il 95% la ricaduta nei 12 mesi successivi o dopo qualche anno è di circa il 40%,che si può ripetere numerose volte ma che POI il paziente si stufa e quindi assume farmaci(se funzionano),ora nel caso del sottoscritto(ansioso dalla nascita) 15 anni fa il neurologo mi disse: se in futuro ..tra 15 ..20 anni le proponessero di fermare il cuore,non accetti,perchè POI io vedo(il neurologo) che dopo qualche anno i pazienti vengno da me con crsi di ansia e depressione( come il sottoscritto),e quindi lei sarebbe ogni secondo in ansia al minimo fastidio….chiamerebbe il 118.Lei che ne pensa visto che somatizzo e soffro di ansia e ipertensione? E i miei battiti sono circa 72 con farmaci,e 130-80 d pressione?

    RISPOSTA

    Visto il contesto, se Lei ha una fibrillazione atriale costante e asintomatica penso sia meglio tenerla senza praticare alcuna cardioversione. Il suo medico di riferimento dovra’ solo consigliarla sulla necessita’ o meno di terapia anticoagulante ; tale giudizio viene dato in base a situazioni cliniche facilmente evidenziabili durante una semplice visita.

    Alessandro Capucci

    Alessandro Capucci

    Professore ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nato a Faenza (Ravenna) nel 1948, si è laureato in medicina all’Università di Bologna nel 1973, dove si è specializzato in medicina interna e medicina dello sport. All’Università di Ferrara si è poi specializzato in malattie cardiovascolari. È professore ordinario di malattie dell’apparato […]
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