DOMANDA
Ho 46 anni e a causa di abbond mestruaz e alimentaz priva di carne, praticam da sempre assumo compresse di ferro (attualmente uso Niferex). Recentemente ho letto 2 articoli. Nel 1° si parlava delle microsfere (nanotecnologia), ultima generazione di supplementi nutrizionali, e se ne decantavano i vantaggi (massimo assorbimento senza nessuna irritazione di stomaco e intestino, e tanti altri vanatggi). Nel 2° articolo si parlava invece delle conseguenze dello stress ossidativo (che poteva essere causato anche dall’assunzione di ferro) fra cui invecchiamento precoce e una serie di processi patologici (le cosiddette malattie generative). Si diceva che l’NDC (composto antiossidante)può controbilanciare gli effetti dei radicali liberi. Lei cosa ne pensa? E se ritiene che siano valide alternative alla classica compressa di ferro mi potrebbe indicare qualche prodotto? Grazie
RISPOSTA
Buona sera. Posso confermarle la reale maggior efficacia e tollerabilità dei composti di ferro liposomiale rispetto al tradizionale solfato ferroso o similari. Tuttavia tali composti non vengono passati dal sistema sanitario nazionale ed hanno un certo costo.
Quanto alla seconda domanda, sebbene l’N-acetil cisteina (NAC) abbia senza dubbio proprietà antiossidanti, non mi pare che vi siano dati scientifici a supporto dell’indicazione all’uso di questa sostanza ad uso profilattico contro le malattie degenerative.