Carenza vitamina D e Hashimoto

    Pubblicato il: 20 Aprile 2013 Aggiornato il: 20 Aprile 2013

    DOMANDA

    Egr. Dott.
    Sono una ragazza di 28 anni che soffre di tiroidite di hashimoto.
    Facendo di recente delle analisi del sangue ho scoperto di avere un’insufficienza di vitamina D (25OH). Il mio valore è di 11 ng/ml.
    Credo di aver capito che carenza di vitamina D sia comune nelle tiroiditi autoimmuni, nonostante io mangi una dieta ricca di salmone, sgombro e altro pesce.
    Volevo chiederle per cortesia, quale dosaggio di supplemento di vitamina D sarebbe secondo lei ideale per ripristinarne valori ideali nel mio caso, e quanto spesso (è meglio settimanale che mensile?).
    La ringrazio in anticipo, Cordiali Saluti

    RISPOSTA

    In effetti i livelli di vitamina D, o più precisamente 25(OH) vitamina D, inferiori a 20 ng/ml indicano un reale stato di “carenza” (valori tra 20 e 30 vengono definiti “insufficienza”). Nelle tireopatie autoimmuni non vi è “di per sè” un aumentato rischio che invece si osserva nella mancata esposizione alla luce solare, nell’ obesità, nel malassorbimento, nella sindrome nefrosica, in alcune malattie (linfoma, malattie granulomatose, iperparatiroidismo primario) o nel corso di farmaci che aumentano il metabolismo della vitamina D. Nelle condizioni di carenza la vitamina D viene somministrata con un carico cumulativo di 300.000- 1000.000 unità nell’arco di 1-4 settimane e poi con un mantenimento di circa 1000 unità al giorno (anche in equivalenti settimanali o mensili). In pratica questo si ottiene con 4 gocce al dì di Dibase 10.000 U/ml o, in maniera più pratica, con 25-30 gocce a settimana della stessa formulazione oppure con la assunzione una volta al mese di un intero flaconcino orale di Dibase 25.000 U/ml

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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