cateterismo

    DOMANDA

    Paziente: donna di 91 anni con morbo di Parkinson, demenza senile, non collaborante, allettata, cistite cronica, portatrice di pessario vaginale per prolasso (viene sostituito ogni 7-8 mesi)
    Problema: da qualche mese circa una volta ogni 7-10 giorni ha una ritenzione urinaria. Gli episodi accadono generalmente al mattino. Non urina per tutta la notte e poi urina spontaneamente dopo 12-15 ore (dalle 22 fino alle 12 circa del giorno dopo).
    Ha appena concluso un ciclo di antibiotici per una urinucultura positiva. Specifico che la raccolta delle urine è problematica per cui non escludo inquinamenti.
    Gli esami del sangue sono a posto. Creatinina 0,7
    Una ecografia appena effettuata a domicilio ha rilevato una situazione regolare a livello di tutto
    l’addome.
    Domanda: considerato che gli esami sono tutti nella norma sarebbe comunque opportuno mettere un catetere fisso oppure si può aspettare l’evoluzione della ritenzione?

    RISPOSTA

    Purtroppo l’età e, soprattutto, lo stato neurologico hanno un’importanza fondamentale a tal riguardo. A mio parere sarebbe da prendere in considerazione l’eventualità di un cateterismo a permanenza per evitare sepsi urinarie importanti

    Grazie

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    ESPERTO IN CHIRURGIA URO-ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA. Responsabile del dipartimento di urologia del gruppo Policlinico di Monza, sedi di Alessandria e Vercelli. Nato a Savona nel 1966, si è laureato in medicina nel 1993 e si è specializzato in urologia nel 2000. È segretario nazionale dell’Auro, Associazione urologi italiani. Attualmente Direttore S S A Urologia Ospedale […]
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