cattiva alimentazione

    DOMANDA

    Buongiorno Dott.ssa,Le scrivo x chiederLe un consiglio:purtroppo ho un cattivo rapporto con il cibo e non so come cambiarlo.

    Passo periodi a stare attenta a ciò che mangio e a cercare di smaltire i kg in ecceso e periodi in cui bastano un paio di gg di seguito in cui mi lascio andare abbuffandomi e scatta qualcosa nel mio cervello, do il via a un periodo in cui ogni giorno sopratt la sera non riesco a frenare la mia voracità, mangio qualsiasi cosa, con gusto ma anche con frenesia e smetto solo quando lo stomaco comincia a chiedere pietà.

    In determinati periodi i dolori allo stomaco e i sensi di colpa mi portano a vomitare,in altri come in qst invece trattengo tutto con il risultato che mi gonfio, non mi piaccio e divento di cattivo umore.

    Ho una famiglia normale che xò non si è mai resa conto di qst problema,per loro mangiare è indice di buona salute e prendere qualche kg è normale,houn ragazzo che mi vuole bene, amici pochi ma buoni,un lavoro con qualche problema ma chi non ne ha!

    RISPOSTA

    Il cibo ha moltissimi significati:è il cibo che ci viene dato fin dall’infanzia dalla mamma e che è necessario alla sopravvivenza,in seguito rappresenta affetto,sicurezza e quindi è sedativo in molte circostanze ansiogene:bisognerebbe analizzare quale significato riveste per lei in questo momento della sua vita e se sta attraversando un periodo di stress.

    Inoltre:quale rapporto ha con il suo corpo<.

    Luisa Merati

    Luisa Merati

    ESPERTA IN PROBLEMI PSICOSOMATICI. Componente del comitato tecnico scientifico della Regione Lombardia per la medicina complementare. Fondatrice e coordinatrice della sezione Naviglio Grande-Milano della Società italiana di medicina psicosomatica. È nata nel 1949 a Milano, dove si è laureata in medicina alla Statale e si è poi specializzata in psicologia clinica, immunologia, nefrologia. Psicoterapeuta di […]
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