cefalea

    DOMANDA

    Salve Dottore sono la mamma di una bambina di 8 anni .Dal mese di maggio mia figlia improvvisamente ha cominciato a lamentare dolori all’occhio SX che si presentava più’ chiuso rispetto al DX ho subito consultato un oculista avendo mi figlia un astigmatismo forte associato a miopia ma dalla visita non e’ risultato nulla.Con il passare dei giorni il dolore e diventato sempre più intenso e si e spostato a tutto il lati SX coinvolgendo testa dente e collo.Il dolore durava all’incirca 20 minuti con 5-6 crisi durante il giorno (di cui 2 la notte)con dolore fortissimo.Ho provato con tachipirina,moment ma questi farmaci set Ivano solo x ridurre le crisi.Abbiamo consultati vari medici fatto tanti esami tra cui RM con contrasto tutto negativo.Il dolore passa completamente solo con cortisone o con l’Endoxen,ma alla sospensione ricompare. dalla’ ultimo consulto c/o un centro di neuropsichiatria infantile a Palermo non e stata fatta una diagnosi precisa perché il medico dice che è un caso a limite tra cefalea a grappolo e cefalea cronica e come terapia e stato dato Topamax 50 ed Endoxen 25.Al momento si sta riducendo il topamax fino allo sospensione mantenendo l’endoxen con una compressa la sera e non ci sono crisi.Vorrei avere un suo parere e se occorre fare ulteriori indagini e se c’è un centro specializzato a cui rivolgersi .Siamo molto preoccupati .Grazie

    RISPOSTA

    2014.12.01 Gentile Signora, sono del parere che Sua figlia soffra di una cefalea a grappolo, tipo di cefalea piuttosto raro nei bambini. Questa cefalea è caratterizzata dal fatto che si presenta per periodi (“grappoli”) prolungati settimane o mesi, durante i quali il dolore (che è sempre molto forte) si manifesta più volte al giorno, spesso anche di notte. Se ora sua figlia sta bene è possibile che il grappolo sia terminato; pertanto proverei a sospendere l’Endoxan (lei scrive Endoxen, che non mi risulta esista); tra l’altro l’Endoxan non è indicato per la cefalea a grappolo (anzi c’è il dubbio che possa favorirla). Se dovesse ripresentarsi in futuro un “grappolo”, la terapia più consigliata per interromperlo, o per lo meno ridurne la durata, è quella con verapamil e cortisone. Di fronte ai singoli attacchi, è consigliabile prima di tutto provare con l’inalazione di ossigeno.

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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