DOMANDA
Gentile dottore Battistella, spero che riesca a darmi uno spunto riguardo alla risoluzione di un, al momento piccolo, problema di emicrania di cui soffre mio figlio da poco più di un anno.
Mio figlio Lorenzo di 5 anni, da un anno circa come già detto, accusa saltuariamente un dolore al lato destro della testa, sopra l’orecchio (abbiamo effettuato anche una visita dall’otorino con esito negativo). La prima volta che gli è venuto era abbastanza intenso perchè piangeva molto, ma il problema è stato risolto, e cosi’ ancora oggi, con del comune paracetamolo. Per i primi 10 mesi, il dolore si presentava puntualmente una volta al mese, durava pochi minuti, 5 al massimo 10 e passava. Raramente intervenivo con Tachipirina. Da settembre il problema si presenta più frequentemente e ad oggi siamo arrivati anche ad un paio di volte la settimana. L’intensità non è aumentata anche se gli attacchi durano 5 o 10 minuti, ma nell’arco della giornata si ripresenta. Abbiamo effettuato una risonanza magnetica su consiglio del pediatra e una visita oculistica. Entrambe con esito negativo.
Premetto che mio figlio non riesce a dormire l’intera notte e si sveglia almeno 2 volte per notte. Da settembre segue dei corsi di basket e, nonostante sia molto stanco al momento di andare a letto, non riesce mai a riposare bene. Siamo stati in un centro per cefalee infantili ed il neurologo “suppone” che sia prorpio quello il problema e ci ha consigliato di fargli assumere della melatonina. Sono 20 giorni che prende la melatonina, ma è come se bevesse acqua fresca. Da tre giorni non va a scuola a causa di febbre influenzale e in tre giorni ha accusato questo dolore praticamente sempre. Non so più che pensare e chiedo a lei se sia il caso di effettuare una visita neurologica o di altro tipo. Le chiedo un “piccolo” suo intervento perchè, a questo punto, abbiamo bisogno di sapere quale sia la causa di questo malessere. Siamo di Caserta e al momento non è possibile venire direttamente a Padova. La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Gentile Signore, forse cìè un errore , in quanto la lettera è indirizzata all’amico Battistella, ma io sono il prof. Moscato di Roma, in ogni modo le rispondo volentieri.
Dai dati che ha indicato nella lettera suo figlio sembra affetto da una forma emicranica, certamente una complicanza inflenzale aumenta per i giorni in cui il bambino ne è affetto la componete dolorifica specifica.
L’emicrania nella sua naturale evoluzione tende ad aumentare di frequenza; le consiglio quindi di fare un grafico delle cefalee con tutte le variabili di durata, frequenza, intensità ed eventi correlati allo scatenamento della crisi di portarlo ad un centro cefalee per decidere un intervento terapeutico più appropriato al caso.
Cari Saluti
Prof. Davide Moscato