DOMANDA
EGREGIO DOTTORE,
HO 35 ANNI E DA 4 ANNI SOFFRO CEFALEA MUSCOLO-TENSIVA(DIAGNOSTICATA NELLE VISITE CHE HO FATTO ANCHE PRESSO L’ISTITUTO BESTA)
CIRCA 1-2 GIORNI A SETTIMANA HO FORTI DOLORI ALL’ALTEZZA DEL COLLO (MUSCOLI SCALENI) IN MANIERA BILATERALE (DX 70% – SX 30%)SI IRRADIANO A LIVELLO DELLA SPALLA E IN ALTO FINO ALL’ORECCHIO DANDOMI LA SENZAZIONE DI DIFFICOLTA A DEGLUTIRE.
IL PROBLEMA è CHE NON PASSA CON GLI ANTIDOLORIFICI (24 ORE – IL PIU’ EFFICACIE SI è DIMOSTRATO L’INDOMETACINA)
AVVERTO FORTI SCRICCHIOLII QUANDO MUOVO IL COLLO.
HO AVUTO PROBLEMI VASCOLARI (DISSEZIONE DI UN ARTERIA CON CONSEGUENTE ISCHEMIA) POI RISOLTI E TUTTI MI HANNO DETTO NON SONO SICURAMENTE L’ORIGINE DEL DOLORE.
HO FATTO VARI ACCERTAMENTI (RM ENCEFALO-VASI COLLO- RACHIDE CERVICALE) TUTTI NEGATIVI
HO PROVATO FARMACI(INDERAL)+FISIOTERAPIA E ALTRE MILLE COSE MA NIENTE.
POSSIBILE CHE DELLE CONTRATTURE A LIVELLO DORSALE-COLLO POSSANO PROVOCARE DOLORI COSI FORTI E COSI RESISTENTI? COSA POSSO FARE?
RISPOSTA
gentilissima,
in corso di cefalea tendiva possono associarsi dolori derivati da contratture muscolari persistenti. Solitamente visitando il paziente possono essere ben individuabili punti dolenti, per lo più a livello di muscolatura paravertebrale del collo, trapezi e scaleni. In questi casi può essere utile associare basse dosi di miorilassanti, farmaci che hanno cioè un effetto decontratturante. Il loro effetto è quello di ridurre le contratture anomale, limitando il rischio di comparsa di dolori locali. Sono sufficienti dosi non elevate, è necesario però un utilizzo prolungato (almeno un mese). In una seconda fase può essere indicata una fisoterapia locale o dell’agopuntura