DOMANDA
Buongiorno
ho 53 anni, da fine settembre 2016 a causa di un’infezione dentaria provocata da una incredibile omissione e irresponsabilità nell’operato di un “dentista” che nello scorso anno mi aveva devitalizzato un dente, e della profonda rabbia che ciò mi ha comportato verso costui, ho cominciato a soffrire di una forte cefalea tensiva che normalmente, ma a più riprese con immancabili ricadute sempre più ingravescenti, mi sta seriamente provocando delle notevoli difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane.
Inizialmente da subito avevo cominciato a prendere Lorazepan compresse da 1 mg a metà giornata, più spesso bastava anche mezza compressa, oppure prendevo mezza al primo pomeriggio e mezza verso sera e Laroxil 6-7 gocce alla sera, ma dopo tre settimane che lo prendevo regolarmente quest’ultimo, ebbi la prima ricaduta consistente, e un po’ sfiduciato interruppi il Laroxil, anche perché mi provocava bruciori di stomaco.
Continuavo invece di giorno con Lorazepam che invece era effettivamente efficace a contrastare la tensione giornaliera, mentre di notte non avevo problemi a dormire.
Poi sentendo il psichiatra del csm locale ripresi con il Laroxil e aggiunse Trilafon da 4 mg due volte al giorno, le cose purtroppo non migliorarono e ultimamente, dalla scorsa settimana, lasciando perdere il Trilafon (per altri motivi che non sto qua a raccontare) aggiunse il Levopraid 25 mg con 10 gocce 3 volte/di, perché dice il mal di testa è una conseguenza (somatizzazione) dello stato ansioso a cui sono arrivato.
Mi chiedo se Laroxil e Levopraid possono coesistere, o se entrambe portano al medesimo obiettivo e quindi uno dei due è di troppo, se basta solo Laroxil in quanto giustamente mi hanno spiegato che i risultati di quest’ultimo si vedono solo in un tempo più lungo delle 3 settimane che avevo erroneamente valutato, se il Levopraid preso tre volte al giorno dopo una settimana può già portare ad un aumento dell’ansia (lieve dispenea), oppure ci possono essere altre terapie ?
Spero gentilmente in una risposta, distinti saluti
RISPOSTA
L’ efficacia del Laroxyl sulla cefalea di tipo tensivo richiede almeno 2 mesi per essere valutata. Se non si raggiunge l’ effetto e non vi sono effetti indesiderati, il dosaggio va aumentato.
Non posso entrare, a distanza e in assenza di valutazione clinica diretta, nel merito sull’ opportunità dell’ utilizzo di altri farmaci in associazione.
Molto cordialmente
Prof. Giorgio Zanchin