celiachia

    Pubblicato il: 20 Settembre 2010 Aggiornato il: 20 Settembre 2010

    DOMANDA

    buonasera,

    sono una ragazza di 26 anni e da due anni faccio la dieta celiaca. Da qualche anno prima già soffrivo di disturbi intestinali, reflusso esofageo, intestino pigro e dispepsia. C’è da dire che non avevo sintomi particolari quando mangiamo alimenti con glutine e che dalle analisi risultava solo un elemento dubbio per cui ho fatto la biopsia e da li mi è stata diagnosticata una celiachia.

    Cosi ho iniziato la mia dieta e questo mese come di routine ho fatto le analisi per vedere se la dieta funziona. Gli esiti però non sono per nulla chiari, infatti la maggior parte dei test sono positivi e non negativi come dovrebbero essere se la dieta stesse funzionando.

    insomma in parole povere non ci stò capendo più nulla e non so più se l’ospedale che mi segue è competente al 100%.

    Potrebbe aiutarmi a capire meglio?

    La ringrazio per l’attenzione. cordiali saluti. Eleonora

    RISPOSTA

    CELIACHIA

    La diagnosi di celiachia si fonda sull’esame istologico della biopsia e quindi presumo che lei abbia avuto una diagnosi corretta. L’adesione alla dieta in maniera rigorosa si traduce in un beneficio sintomatologico e i tests dovrebbero comportarsi di conseguenza.

    Se non è così forse è opportuna una revisione del caso per fare il punto. Non so dove lei risieda per indirizzarla presso un centro di riferimento vicino alla sua residenza

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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