DOMANDA
Salve dottore,
le scrivo in merito al mio bambino di 23 mesi.
A seguito di uno scarso accrescimento iniziato al 4 mese, all’età di 16 mesi abbiamo deciso di fare alcune analisi, ed è risultato positivo alle transglutaminasi, con un valore di 54 AU/ml. Abbiamo pertanto deciso di iniziare l’iter specifico per la celiachia.
Ha ripetuto le analisi del sangue, i cui valori sono risultati:
Anticorpi antinucleari: Negativo
Anticorpi anti muscolo liscio: Positivo
Anticorpi anti alfa-gliadina IgA 4 valore di riferimento <5.5 IgG 98 valore di riferimento <10
Anticorpi anti endomisio IgA Positivo
Anticorpi anti transglutaminasi IgA 45 AU/ ml valore di riferimento <16.
Ha effettuato anche la biopsia intestinale da cui è risultata la seguente diagnosi:
Entro i limiti morfologici della norma. La colorazione immunoistochimica CD8 ha documentato in sede duodenale, particolarmente nei prelievi relativi al bulbo, aree di focale modesta linfocitosi intraepiteliale (20-25 linfociti CD8+ x 100 enterociti). Tali reperti interpretati alla luce della positività sierologica depongono per un quadro marsh mod 1.
Inizialmente avevano detto che il bimbo aveva una forma di celiachia latente potenziale e andava lasciato a dieta libera. Successivamente mi hanno comunicato che la diagnosi era cambiata e deve iniziare la dieta.
Io sono molto confusa, e vorrei avere un suo parere (anche sulla dieta) e se gentilmente può spiegarmi il significato del quadro marsh mod 1.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Buongiorno
il suo bambino ha una celiachia potenziale, cioè una condizione di positività degli anticorpi nel siero (antitransglutaminasi e antiendomisio IgA) con istologia duodenale normale. Infatti la descrizione della biopsia che lei riporta non è compatibile con un grado Marsh 1, che necessita di un rapporto linfociti intraepiteliali/enterociti superiore a 25/100. Mi sembra di capire che sono state eseguite numerose biopsie duodenali in punti diversi, come è raccomandato fare nella celiachia, e pertanto penso che l’indagine sia rappresentativa ed attendibile. In questo caso sarebbe sicuramente utile verificare anche il profilo dell’HLA (la presenza di HLA DQ2 e DQ8). La raccomandazione ufficiale per i casi di celiachia potenziale è di proseguire la dieta libera e rivalutare il paziente a distanza. Non è escluso che il suo bambino possa non essere celiaco nè sviluppi la malattia, e pertanto vi è il rischio di prescrivere a vita una dieta aglutinata che potrebbe non essere indicata. Io consiglio la dieta solo ai pazienti che hanno tutti i criteri per la diagnosi, tra cui l’istologia duodenale è il cardine principale.
La saluto cordialmente
Lorenzo D’Antiga