DOMANDA
Salve dottore
ho 26 anni ed è da circa 6anni che ho iniziato ad avere problemi intestinali. Andavo quasi sempre a diarrea e non riuscivo a capire cosa mi facesse male. Ho fatto l’intolleranza al lattosio e a vari alimenti risultati tutti negativi.. con il tempo mi sono accorto che i sintomi erano aggravati quando mangiavo i dolci ed ho iniziato ad evitarli anche se alcune volte nel mangiarli sembrava non mi dessero fastidio mentre altre volte correvo subito in bagno. Sono andata avanti così fino ad oggi..che i sintomi si sono aggravati..non riesco più a mangiare nulla. Vado sempre in bagno con diarrea o feci molli, e spesso mi viene un forte dolore alla bocca dello stomaco o al fianco destro. Spesso ho anche aria nella pancia. Ho fatto i test per le intolleranze alimenti natrix Lab avendo letto che sono le più affidabili e sono risultata intollerante al latte vaccino e ai suoi derivati e al bianco d’uovo. Pensando di aver trovato finalmente la causa ho escluso questi alimenti dalla mia dieta da un paio di mesi o anche più ma non ho riscontrato miglioramenti, anzi i dolori sono anche più frequenti. Allora ho deciso di fare le analisi sul sangue per la celiachia risultate negative, esame delle feci,anche per virus e batteri e ricerca sangue occulto tutto negativo ed infine colonscopia e gastroscopia. Da questi ultimi due esame sembrava tutto nella norma ma dalle biopsie è risultata un’infiammazione. Riporto qui di seguito i risultati.
Biopsia gastroscopia:
1)biopsia antro 2frammenti
2)biopsia corpo 1frammento
3)biopsia duodeno 2frammenti
1)Frammenti di mucosa gastrica di tipo antrale con il quadro della gastrite cronica superficiale lievemente attiva. Negativa la ricerca per HP.
2)Frammenti di mucosa gastrica del corpo con il quadro della gastrite cronica superficiale quiescente. Negativa la ricerca per HP.
3)Frammenti di mucosa duodenale con il quadro della duodenite cronica. I villi appaiono solo in parte ridotti di altezza e con infiltrato linfocitario Intraepiteliale T (CD3+) pari al 25% circa. Reperto suggestivo per disordine celiaco, da valutare comunque, alla luce del dato laboratoristico.
Biopsia colonscopia:
1) biopsia ileo 1frammento
2) biopsia cieco 2frammenti
3) biopsia traverso 3frammenti
4) biopsia sigma 2frammenti
5) biopsia retto 2frammenti
1) Frammento di mucosa ileale sede di edema, congestione e flogosi cronica aspecifica di moderata entità
2-3-4) Frammenti di mucosa del grosso intestino sede di flogosi cronica a carico del corion, talora con fenomeni di criptite
5) Frammenti di mucosa rettale sede di flogosi cronica a carico del corion.
Ora dopo anni di sofferenze vorrei capire da questo mio orientativo quadro clinico cosa potrebbe essere? Non so più che esami fare per cercare di arrivare ad una conclusione. In base alla gastroscopia e alla colonscopia potrebbe essere celiachia? Che ha scatenato tutto il resto..oppure cosa? Spero possa darmi un parere in più.
RISPOSTA
Gentile Signora,
la sua storia clinica è fortemente suggestiva per una sindrome dell’intestino irritabile (IBS), una condizione che è caratterizzata da dolori addominali, gonfiore addominale e turbe intestinali che possono manifestarsi ora con la diarrea, ora con la stipsi o con alvo alterno. Gli accertamenti cui lei si è sottoposta hanno già escluso la presenza di celiachia (patologia frequentemente associata all’IBS) sulla base della negatività della sierologia specifica (anticorpi antitransglutaminasi ed antiendomisio) e dell’assenza di atrofia dei villi intestinali. Peraltro oggi è noto che un sottogruppo di pazienti con IBS soffre di una sindrome glutine-correlata di recente identificazione, definita sensibilità al glutine o gluten sensitivity. La diagnosi di sensibilità al glutine si basa su una valutazione clinica che deve essere eseguita in centri specialistici per la patologia da glutine sulla base di una serie di sintomi intestinali (sovrapponibili q a quelli dell’IBS) ed extra-intestinali (neurologici, cutanei, osteo-articolari), valutati prima e dopo dieta senza glutine in base a criteri fissati nel corso delle Consensus Conference sulla gluten sensitivity. La ricerca scientifica sta cercando di individuare marcatori diagnostici per questa condizione di recente identificazione, come già avvenuto da tempo per la celiachia. Un ultimo consiglio: eviti il fai da te iniziando una dieta senza glutine di sua iniziativa e si rivolga agli esperti del settore per verificare se esistono i presupposti per una tale diagnosi.
Prof. Umberto Volta
DIMEC, Università di Bologna
Board Società Europea per lo Studio della Celiachia
Board Associazione Italiana Celiachia