DOMANDA
Salve Dottore ho 36 anni e da circa 6-7 mesi mi è stata diagnosticata la CELIACHIA .( esami sangue -gastroscopia etc..)
Appena ho iniziato la dieta senza glutine mi sono subito sentito meglio ( come non stavo da tantissimo tempo)e sono letteralmente “rinato”.
Dopo 3-4 mesi perfetti ho iniziato ad avere qualche sintomo che avevo ( anche se in maniera molto minore)prima della diagnosi.
Per sintomi intendo che ogni tanto ( 3/4 episodi in un mese) ho le feci molli o acquose insomma una specie di diarrea ma non ripetuta in varie scariche come avevo prima della diagnosi ma episodi singoli solitamente 1 sola volta al giorno al massimo due.Dopo questi episodi ritorno a stare normalmente per giorni e giorni e poi mi ricapita. Io seguo una dieta scrupolosa e vado in locali selezionati AIC ( ma comuque quando siamo fuori bisogna comunque fidarsi del ristoratore)
Ne ho parlato con il mio medico di base chiedendogli se era necessario tornare da un gastroenterologo per capirne i motivi.
Lui mi ha detto che qualche ricaduta sporadica ci puo’ stare o per qualche involontaria contaminazione( pur minima) e perché ( secondo lui) io averi sviluppato anche il colon irritabile ( oltre alla celiachia)e di aspettare ancora qualche mese e pi rivolgermi ad un gastroenterologo .
Io normalmente mi fido del mio medico di base ma non vedo una correlazione tra il colon irritabile e la celiachia ( almeno cosi’ mi avevano sempre detto quando stavo male e cercavo le cause “.O è celiachia O è colon irritabi
RISPOSTA
Gentile Signore,
la ricomparsa di sintomi gastrointestinali in un celiaco durante la dieta aglutinata è un evento tutt’altro che raro e può riconoscere varie cause. Fra queste una delle più frequenti è proprio l’associazione della celiachia con la sindrome dell’intestino irritabile, più comunemente nota come “colon irritabile”, che determina la comparsa di dolori addominali, marcato meteorismo, diarrea o spesso alvo alterno con alternanza di stipsi e diarrea. L’associazione fra celiachia e colon irritabile è assai frequente come dimostrato da numerosi studi che riportano la presenza del colon irritabile in circa il 30% dei celiaci. Molto spesso è necessario rivedere la dieta riducendo l’apporto di latte e latticini e di altri alimenti irritanti per il colon. Il quadro clinico può risentire beneficio anche dalla introduzione di cicli mensili di fermenti lattici che regolarizzano la flora batterica intestinale. Fra le altre possibili cause che possono determinare la sintomatologia da lei riferita vi è anche naturalmente la contaminazione accidentale in seguito ad ingestione involontaria di glutine, che può essere svelata dal riscontro di persistente positività per gli anticorpi anitransglutaminasi.
Cordiali saluti.
Umberto Volta
Presidente CSN-AIC
Resp. Struura Semplice Malattia Celiaca
Policlinico S.Orsola-Malpoighi
Università di Bologna