DOMANDA
Buongiorno Dottore, a mia figlia è appena stata diagnosticata la celiachia. Ora è a dieta da circa 1 mese e tra 1 mese è prevista la somministrazione dei vaccini. Premetto che finora non è mai stata vaccinata e sono anch’io celiaca. La gastroenterologa ha detto che le IgA tissutali (330 CU) sono talmente alte che ha la mucosa intestinale sicuramente danneggiata e non serve gastroscopia. Sono preoccupata dal momento in cui ha perso peso che deve ancora recuperare. Le chiedo quindi quanto tempo impiega un soggetto appena diagnosticato a tornare in condizioni di completa salute e i villi intestinali a ricostruirsi? E’ il caso di rinviare la vaccinazione e come si può fare dal momento in cui sono obbligatori previsti dalla Legge 119/17? La ringrazio molto. Cordiali saluti.
Laura
RISPOSTA
Una volta che la celiachia è stata diagnosticata, la dieta aglutinata stretta porta a ricrescita dei villi intestinali in un periodo di 6-12 mesi. La celiachia può essere definita a tutti gli effetti una patologia autoimmune di cui sono espressione gli elevati titoli di anticorpi antitransglutaminasi, che tendono a negativizzarsi nel giro di qualche mese. Premesso che non esiste alcuna controindicazione alle vaccinazioni per i celiaci, è consigliabile non vaccinare i celiaci al momento della diagnosi in presenza di elevati titoli di anticorpi antitransglutaminasi, ma posticipare le vaccinazioni di alcuni mesi attendendo che la reazione autoanticorpale si riduca almeno parzialmente.
Umberto Volta
DIMEC Università di Bologna
Board Società Europea per lo Studio della Celiachia
Board Associazione Italiana Celiachia (AIC)