Cervicale, mal di schiena e consigli per il letto

    Pubblicato il: 3 Agosto 2013 Aggiornato il: 3 Agosto 2013

    DOMANDA

    Dottore buon giorno.
    Alla mattina mi alzo con un indolenzimento al collo, alcune volte con giramenti di testa e mal di schiena.
    Mi hanno diagniosticato una cervicale e raccomandato il cambio di materasso, il mio è un materasso di 20 anni fa. oltre ad eventuali altri suggerimenti Lei quale materasso mi consiglia in lattice o in memory?
    RingraziandoLa porgo cordiali saluti

    Fabrizio

    RISPOSTA

    Caro Fabrizio
    per stare bene con la schiena non è sufficiente un buon letto; occorre conoscere la colonna vertebrale e usarla bene nelle 24 ore.
    Il dolore cervicale e lombare notturno o al risveglio, dipende non solo dalla postura assunta durante il riposo o dalla qualità del letto ma dipende da quello che si fa nelle ore lavorative e nel tempo libero.
    Le aggiungo le indicazioni per la scelta di un letto valido.
    Per un uso corretto del rachide durante la notte è importante dormire mantenendo le curve fisiologiche.
    Saper scegliere il giusto letto ed il giusto cuscino è molto importante dato che a letto passiamo circa un terzo della nostra giornata e della nostra vita.
    Rete o telaio sotto il materasso
    Il telaio è valido quando è costruito interamente in legno, senza parti metalliche ed è dotato di doghe flessibili: esse essendo elastiche ed indipendenti l’una dall’altra, si modellano sul corpo seguendo le curve naturali. Inoltre, sono munite di snodi speciali in caucciù, in modo da adattarsi meglio ai contorni del corpo.
    La rete a doghe di legno permette anche una buona ventilazione del materasso, attraverso il quale viene dissipata nell’aria la traspirazione del corpo.
    Materasso
    Per ottenere i migliori risultati, il materasso deve accordarsi perfettamente al telaio che lo sostiene, in modo da adattarsi alle curve fisiologiche e da opporre ai rilievi del corpo la giusta controspinta.
    Il materasso in lattice o in schiuma viscoelastica, si adatta molto bene al telaio costituito da doghe flessibili; ne sfrutta le caratteristiche conformandosi alle curve del corpo, avvolgendolo completamente. Ogni parte del corpo è sostenuta e avvolta, ricevendo la giusta spinta uguale al suo peso: non vi sono più zone soggette a maggior pressione ma essa è distribuita su tutta la superficie.
    La circolazione del sangue non viene ostacolata e, di conseguenza, non si avverte l’esigenza di cambiare spesso posizione e girarsi nel letto.
    La sensazione che si prova quando ci si distende su di un letto così costituito è piacevolissima e al risveglio si sente la differenza. E’ molto importante raggiungere una completa decontrazione muscolare per ottenere il massimo beneficio dal riposo notturno. Infatti, non è sufficiente essere distesi per diminuire la pressione discale. Se i muscoli non allentano la tensione ci può essere difficoltà nel prendere sonno e non si ha un buon riposo. Pertanto diventa determinante per una qualità ottimale del sonno e per il benessere della colonna vertebrale un letto che favorisca il completo rilassamento muscolare.
    I consigli per chi preferisce dormire sul fianco
    Un particolare da non trascurare è l’abitudine, da parte di molti, di dormire in decubito laterale, in posizione fetale; la colonna vertebrale si flette, a livello lombare e cervicale si riduce la lordosi o, peggio, assume un atteggiamento di cifosi. Per chi è rimasto otto ore seduto in ufficio, restare altre otto ore in flessione anche durante la notte non è positivo. Si comprende come in questi soggetti, col il passare del tempo, le lordosi, lombare e cervicale si riducono e il rachide, gradualmente, perde la capacità di estendersi.
    Pertanto, chi ha l’abitudine di dormire in decubito laterale è bene che riduca la flessione degli arti inferiori e, almeno prima di addormentarsi, controlli con una mano il mantenimento della lordosi lombare. In questo modo migliora anche l’atteggiamento del collo; la testa si trova sul prolungamento del rachide e viene rispettata la lordosi cervicale.
    Cuscino
    La funzione del cuscino è molto importante perché costituisce il supporto della parte più delicata della colonna vertebrale, la zona cervicale: deve sostenere le vertebre mantenendo la fisiologica lordosi cervicale.
    L’altezza del cuscino deve essere adeguata alle caratteristiche della colonna del soggetto. Chi ha una colonna ben mobile, senza alterazione delle curve fisiologiche, può fare a meno del cuscino o tenerne uno molto basso. Chi, invece, ha la cifosi rigida o un po’ accentuata (dorso curvo), è bene che usi un cuscino più alto, per evitare che, in posizione supina, la testa cada all’indietro accentuando la lordosi cervicale.
    Il criterio per valutare se il nostro cuscino ha il giusto spessore è la verticalità dello sguardo: quando siamo distesi e rilassati e la testa si trova sul prolungamento del rachide, gli occhi devono guardare avanti, verso il soffitto.
    Fatte queste premesse, appare evidente che il cuscino definito anatomico, per essere veramente tale, deve avere diverse misure, in modo che ognuno possa scegliere la giusta altezza per le caratteristiche della propria colonna.
    Sono validi sia il cuscino di lana che il cuscino di lattice. Il cuscino di lana può essere modellato a seconda della posizione che si assume; ciascuno lo farà riempire con poca o molta lana a seconda delle proprie necessità.
    Quando si dorme in posizione prona è meglio non usare il cuscino. Tuttavia, occorre aggiungere che, in presenza di cervicalgia, la posizione prona è sconsigliata, perché costringe il collo in una posizione asimmetrica prolungata.
    Quando invece si dorme sul fianco il cuscino è necessario per mantenere ben allineate le vertebre cervicali con il resto della colonna.
    Cordiali saluti
    Benedetto Toso