Che fare contro un’insonnia persistente?

    DOMANDA

    Egregio dott. Zucconi, sono una donna di 33 anni che ha iniziato a soffrire d’insonnia 6 anni fa. Premetto che sono sempre stata una persona molto ansiosa e l’insonnia, che prima non avevo mai avuto, si è scatenata a seguito di un forte trauma psicologico. Sono stata in cura da uno psichiatra che nel corso di questi anni mi ha sempre prescritto benzodiazepine e da 2 anni anche ipnotici. Avevamo anche provato con qualche antidepressivo (Efexor, Sereupin e Zoloft) ma la notte non dormivo e mi sono rifiutata di continuare già dopo 2 giorni di cura.
    Nell’ultimo anno ho assunto 7 gtt di Alprazolam la sera, Valeriana e Minias (quest’ultimo ridotto gradualmente fino ad arrivare a 2 gtt la sera) ma non appena ho eliminato le 2 gtt di Minias ecco che l’insonnia si è di nuovo fatta strada nonostante l’ausilio di vari prodotti naturali. Mi sento molto scoraggiata perché vorrei poter uscire dal tunnel delle benzodiazepine. Inoltre ho un altro dubbio: un mese fa ho iniziato delle sedute di ozonoterapia a causa di alcune potrusioni discali cervicali e di un’ernia lombare. Dopo l’ultima seduta, però, ho avvertito un’agitazione estrema, inappetenza e un peggioramento dell’insonnia. Mi chiedo se davvero l’ozono possa accentuare tanto questi disturbi o se il mio malessere è sempre legato alla sospensione del Minias avvenuta 20 giorni fa. La ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Cara signora, l’insonnia è spesso correlata all’ansia sia come tratto di personalità che come disturbo d’ansia vero e proprio, magari con inzio reattivo a una particolare situazione o evento di vita (life event). Generalmente, migliorando l’ansia e trattando all’inizio l’insonnia farmacologicamente il problema può risolversi, a meno che l’insonnia non si sia cronicizzata o non sia subentrata un’abitudine all’uso dei farmaci (benzodiazepine). La terapia che non è riuscita a portare a termine (per supposti effetti collaterali) poteva essere anche utile per migliorare il sonno, se assunta correttamente e per tempi adegutai (non solo 2 giorni!). Attualmente più che l’effetto della sospensione del Minias, mi sembra che i suoi sintomi di insonnia siano relativi a un disturbo d’ansia non curato. Per quanto riguarda l’ozono, non mi risulta che ci possano essere esacerbazioni specifiche del sintomo insonnia. Il consiglio è di farsi vedere c/o un Centro di Medicina del Sonno per individuare e diagnosticare correttamente il tipo di insonnia, e successivamente impostare un trattamento adeguato
    cordiali saluti

    Marco Zucconi

    Marco Zucconi

    DISTURBI DEL SONNO E PARASONNIE. Professore a contratto presso la scuola di specialità in neurologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Neurologo del centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele. Nato a Bologna nel 1955, dopo la laurea si è specializzato in neurologia. I suoi interessi principali sono rivolti alle patologie del sonno, come […]
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